(AUDIO) La Rosa Dei Venti: Alzo bandiera bianca

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Forse qualcuno fra quelli che ci seguono, si sarà anche accorto
che, dal 24 febbraio, inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte
delle truppe russe, solo in un paio di occasioni ho usato la parola, GUERRA.
Si perché ancora oggi farei fatica a parlare della GUERRA, probabilmente perché sono della generazione, a cui questa parola fa paura solo a pronunciarla e poi forse anche perchè nel 2022 non pensavo di dover assistere ad una cosa del genere, invece dopo 43 giorni dall’inizio del conflitto anche io mi sono piegato sulla parola GUERRA.
Le ripetute immagini che arrivano dai teatri del combattimento,
spero culminate con i video e le foto di Bucha, che confesso volevo continuare a credere fossero solo il frutto di una macchinazione del governo ucraiano piuttosto che delle fake create ad arte, la divulgazione delle immagini scattate dei satelliti, ha messo invece fine anche alla mia resistenza.
La GUERRA dunque è GUERRA, nonostante la mia ostinazione
a non voler usare questa parola.

Nella testa di Putin forse, una GUERRA lampo avrebbe potuto,
anche essere “accettata” dal resto del mondo, oggi però che di
GUERRA lampo non possiamo parlare come se ne esce da
questa situazione?

Nei negoziati di PACE che in queste situazioni, vengono messi in campo, qui però al momento ne vedo pochi, si cerca alla fine di
lasciare sempre un onorevole via di fuga per i perdenti, Putin, perché al momento il perdente è lui, cosa può chiedere?

Stefano Galli si rivolge ai nostri opinionisti: Massimo Biagioni, Giuseppe Matulli, Alessandro Scipioni, Michele Ventura, Massimo Mattei.

Riascolta le risposte

Riascolta le parole di Massimo Biagioni

Riascolta Il parere di Massimo Mattei

 

Riascolta il parere di Alessandro Scipioni

Riascolta il parere di Giuseppe Matulli

Riascolta Michele Ventura

 

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