(AUDIO) La Rosa Dei Venti: Ilva – Tra salute e occupazione

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Qualche anno fa, in generale, salutammo con soddisfazione il passaggio dell’ ILVA di Taranto dalla famiglia Riva a AlcelorMittal, il colosso industriale mondiale dell’acciaio. L’accordo prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali, e la bonifica di tutto il sito. La scorsa settimana i vertici dell’azienda hanno comunicato che il progetto si ferma e loro lasciano l’ILVA al suo destino. La goccia che ha fatto, meglio dire, avrebbe fatto, traboccare il vaso, la perdita da parte della proprietà di quello scudo penale che l’allora ministro del Lavoro Carlo Calenda aveva riconosciuto alla società, per quanto atteneva a responsabilità pregresse. Venuto meno questo scudo, con questo pretesto al momento sembrerebbe finire anche il “matrimonio”.
La scorsa settimana nel tentativo di arginare il problema, il Governo, dapprima ha incontrato i vertici aziendali, offrendo loro anche il ripristino dello scudo, ma dal quale al momento non si è ottenuto nessun risultato. Successivamente il Presidente Conte è sceso a Taranto per incontrare gli operai. All’esterno dell’acciaieria però il Presidente del Consiglio ha trovato prima un presidio di cittadini che gli chiedeva di chiudere la fabbrica, poi una volta dentro l’ILVA, i lavoratori riuniti in assemblea che chiedevano il rispetto del contratto firmato appena pochi mesi fa e quindi la salvaguardia dei posti di lavoro.

Come si esce da questo dilemma?
Riusciremo come Paese a farci rispettare?

L’abbiamo chiesto ai nostri opinionisti:
Alessandro Scipioni, Giuseppe Matulli, Paolo Bartolozzi ,Masimo Biagioni, Michele Ventura, Eugenio Giani.

 

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