(Audio) La Rosa Dei venti: LA MANCANZA DI POLITICA ESTERA

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Stiamo vivendo oggi nel nostro Paese, una situazione che ha sicuramente radici in un passato neppure tanto remoto.
La crisi pandemica inizia solo, si fa per dire, nel febbraio-marzo di 2 anni fa, però non possiamo neppure nasconderci che a quella data avvisaglie di crisi economiche stavano già emergendo. Poi è arrivato il Covid, che se vogliamo essere onesti fino in fondo, ancora ci accompagna ma se questo non fosse stato sufficiente da una settimana è arrivata anche l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi.
Il puzzle ora sembra completo, e a farne le spese sono quei paesi come il nostro che da tantissimi anni non hanno una politica estera dalla quale discende anche una politica energetica.
“Ora siamo tutti ucraini”, come recita lo slogan del momento, e non potrebbe essere altrimenti dopo l’iniziativa di Putin,
però e c’è sempre un però, il gas una delle nostre maggiori fonti energetiche ci arriva proprio dalla Russia, cosi anche il petrolio, ma ora sotto ricatto della Russia il prezzo sale alle stelle.

Sino dai tempi del rovesciamento di Gheddafi, possibile che non abbiamo azzeccato una politica estera che in qualche modo ci potesse garantire anche un’autonomia energetica??

Quanto invece questa situazione può essere figlia del NO dei tanti comitati che di volta in volta si sono fatti paladini di una politica Green che tanto faceva e fa Chic??

Nel 2011 respingemmo con voto quasi unanime il referendum sul nucleare, una fonte brutta e cattiva vedi Chernobyl, ma operativa appena oltre le Alpi, questo ci sfuggì?

Stefano Galli si rivolge ai nostri opinionisti: Massimo Biagioni, Giuseppe Matulli, Alessandro Scipioni, Michele Ventura, Massimo Mattei.

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