Fra poco più di una settimana, a Montecitorio inizieranno le sedute a Camere congiunte per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Questo sicuramente non è il miglior periodo, per la politica nazionale, per eleggere un nuovo Inquilino al Colle, tante sono le partite avviate in Europa, alle quali il nostro Paese deve dare continuità e risposte.
Aggiungeteci poi la pandemia e vedrete quanto complicato si mostri il periodo che stiamo vivendo.
Nella difficoltà del momento in più di una persona e soprattutto in modo trasversale si è anche avanzata la proposta di lasciare Mattarella al Quirinale e di conseguenza Draghi a Palazzo Chigi. Perchè è proprio attorno al none dell’attuale Presidente del Consiglio che si muovono tutti gli elementi per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Dopo che quest’ultimo nella conferenza stampa pre natalizia si era definito “un nonno a disposizione del Paese” candidandosi di fatto alla Presidenza della Repubblica.
Se Draghi andasse al Quirinale l’attuale maggioranza dovrebbe sostenere anche un nuovo Presidente del Consiglio per terminare la legislatura, in quanto come si diceva in questi casi una decina di anni fa “CE LO CHIEDE L’EUROPA.
Il titolo LA SOVRANITA’ NAZIONALE deriva proprio dall’ultima considerazione, dove ancora una volta sarebbe l’Europa a dettare le regole anche in casa nostra?
Questa potrebbe essere la conferma che la politica quella dei Partiti oramai è in scacco da anni se è vero che un paese di 60 milioni di abitanti prescinde o se volete è costretto a prescindere dal Prof Mario Draghi per qualsiasi ruolo?
Stefano Galli si rivolge ai nostri opinionisti: Massimo Biagioni, Giuseppe Matulli, Alessandro Scipioni, Michele Ventura, Massimo Mattei.
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