Adottato in Consiglio metropolitano ieri il Piano Territoriale Metropolitano (Ptm), dopo un contestuale passaggio in Conferenza Metropolitana per l’espressione del parere previsto.
L’iter verso l’approvazione definitiva prevede poi la pubblicazione sul Burt, per dare la possibilità agli interessati di presentare eventuali osservazioni e proposte entro novanta giorni, termine più esteso rispetto ai sessanta previsti per legge.
Il piano era già stato presentato in Città Metropolitana il 12 marzo 2024 alla presenza di tutti gli attori coinvolti nella sua stesura, in particolare i Comuni metropolitani, e poi il 12 aprile 2024 agli ordini e collegi professionali.
Il nuovo Piano orienta, in modo propulsivo e complementare, le politiche di trasformazione e governo dei territori adottate dai Comuni, favorendo una modalità innovativa di concepire la pianificazione territoriale ordinaria, grazie a contenuti che propongono visioni e azioni di governance coordinate, integrate e dinamiche, inserite in una scala metropolitana.
Proprio in questa direzione sono state concepite le strategie di piano, calate nei diversi territori omogenei che compongono la Città metropolitana. Di seguito, le linee di sviluppo individuate dal piano zona per zona:
Mugello e Romagna Toscana
Garantire l’accessibilità ai servizi per le famiglie che vivono nelle zone più remote, anche al fine di frenare lo spopolamento; Mettere a disposizione luoghi e spazi per il tessuto associativo e per l’erogazione dei servizi di prossimità; Favorire il coordinamento tra differenti erogatori di servizi ed enti gestori che operano nelle aree di confine con la Città Metropolitana di Bologna e la Regione Emilia-Romagna; Assicurare una forte e continua valorizzazione e salvaguardia del territorio, delle risorse naturali e del paesaggio; Stimolare l’innovazione, in primis tecnologica, nei vari settori, anche coinvolgendo l’università, i centri di ricerca del territorio e incubatori di start-up giovanili innovative; Consolidare gli investimenti nelle infrastrutture per la connettività digitale in tutto il sistema territoriale.
Val di Sieve
Garantire l’accesso alla sanità territoriale anche tramite la realizzazione della Casa della Salute; Promuovere attività formative per i giovani del territorio coerenti con le esigenze del tessuto produttivo locale; Dare un forte impulso al settore turistico e a quello agricolo attraverso politiche volte ad una strategia turistica unitaria e alla creazione di un Distretto Rurale; Valorizzare i luoghi di rigenerazione urbana con un alto potenziale rispetto a servizi educativi-formativi, promozione dell’innovazione tecnologica e sociale e facilitazione dell’associazionismo; Assicurare investimenti nelle infrastrutture di mobilità e connettività digitale a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
Area Fiorentina
Promuovere un upgrade del sistema produttivo finalizzato ad aumentare la qualità del lavoro; Contrastare l’abbandono scolastico e promuovere la partecipazione attiva dei giovani; Attuare politiche di tutela dell’ambiente ed investimenti nella manutenzione ed ampliamento delle aree verdi
Val d’Arno Fiorentino
Favorire la specializzazione tecnologica e l’innovazione nei vari settori trainanti dell’economia locale; Realizzare interventi atti a migliorare il sistema di raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti; Contrastare la dispersione di acqua potabile attraverso interventi e investimenti sulla rete idrica; Contrastare la povertà educativa e rompere il potenziale circolo vizioso che lega il basso numero di diplomati e laureati e l’alto numero di NEET alla scarsa specializzazione in settori ad alta tecnologia, attraverso investimenti in istruzione di qualità e apprendimento permanente per tutti i giovani del Territorio; Consolidare gli investimenti nelle infrastrutture per la connettività digitale in tutto il sistema territoriale.
Chianti Fiorentino
Garantire una più ampia e diffusa accessibilità al Traporto Pubblico Locale; Aumentare le opportunità di accesso alla scuola e all’università attraverso servizi e infrastrutture abilitanti; Consolidare gli investimenti nelle infrastrutture per la connettività digitale in tutto il sistema territoriale; Favorire un effettivo percorso di transizione ecologica e neutralità climatica, con particolare attenzione all’efficienza idrica e alla riduzione delle emissioni climalteranti.
Val d’Arno Empolese
Rafforzare e consolidare gli interventi e gli investimenti per la riduzione del rischio idrico su ampia parte del territorio; Investire sulle infrastrutture e i servizi di promozione della qualità dell’abitare al fine di assicurare l’accesso alla casa a tutta la cittadinanza; Aumentare la disponibilità e l’accessibilità di spazi e servizi volti a promuovere l’inclusione sociale dei soggetti più fragili e vulnerabili, con particolare attenzione alle giovani generazioni; Definire e implementare una nuova strategia di valorizzazione del Padule di Fucecchio in un’ottica di sviluppo sostenibile e a vantaggio sia della comunità locale che dell’intero territorio metropolitano.
Val d’Elsa
Favorire un maggiore accesso a scuola, formazione e università come leva per il contrasto dell’esclusione socio-lavorativa dei giovani del territorio; rafforzare l’accessibilità al trasporto pubblico locale per i residenti nei Comuni di Montaione, Gambassi Terme e Montespertoli; sostenere il sistema produttivo affinché si specializzi in attività a più alto valore aggiunto e innovazione; dedicare interventi e investimenti appropriate ad affrontare il dissesto idro-geologico del territorio e il rischio frana elevato e molto elevato a cui è esposta una rilevante parte della popolazione nel Comune di Montespertoli; consolidare gli investimenti nelle infrastrutture per la connettività digitale in alcuni comuni.
Altra politica con una visione metropolitana è quella della Valorizzazione della rete fluviale metropolitana quale infrastruttura blu di legatura e connessione territoriale, grazie allo sviluppo di progettualità lungo i corsi d’acqua che bilancino una corretta fruizione degli spazi fluviali con la tutela della biodiversità mediante un approccio ecosistemico. Si promuovono l’attivazione dei contratti di fiume per promuovere la cooperazione e collaborazione intercomunale; i corridoi ecologici fluviali per salvaguardare la funzione ecologica dei fiumi e dei corsi d’acqua, potenziandone la capacità di connessione ambientale e naturale, conservando la vegetazione riparia e ri-naturalizzando i corpi idrici; la creazione di attrezzature per la fruizione dei corsi d’acqua e attività economiche, sportive, ricreative e sociali volte alla fruizione degli ambiti fluviale, al fine di riscoprire un rinnovato rapporto sinergico tra i cittadini metropolitani e i corsi d’acqua.