Sabato scorso inaugurato a Firenzuola il nuovo polo 0-6 anni presso l’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani, all’interno del quale troverà nuova collocazione il servizio educativo “Il Nido sul Castello”.
Il progetto fa parte dell’attuazione della Strategia Nazionale Aree interne dell’Area Valdarno e Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio “Virere Comunità Sostenibili per un nuovo sviluppo”.
Tra gli obiettivi, quello della realizzazione di innovativi poli sperimentali per la continuità educativa nido-scuola materna nei Comuni dell’area strategia: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo e Vernio.
Nel caso specifico di Firenzuola, il nido verrà inserito nell’ambito di un Istituto comprensivo che ospita infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado, configurandosi pertanto potenzialmente come un polo 0-14 anni.
L’intervento, del valore complessivo di 145mila euro, finanziato con fondi statali e di bilancio dell’Ente, è stato realizzato dall’Ufficio tecnico comunale, in stretta sinergia e collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, avvalendosi del coordinamento dell’Ufficio Cred dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.
“L’apertura di un servizio per la prima infanzia – affermano il Presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore e il Sindaco di Barberino con delega all’Istruzione Giampiero Mongatti – è sempre una notizia importante, ancor di più quando accade in Comuni come i nostri che fanno i conti con la distanza dalle città e il mantenimento dei servizi. Come Unione dei Comuni siamo impegnati nel supporto al territorio per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e siamo quindi orgogliosi del lavoro fatto dall’ufficio Cred e da tutti i soggetti coinvolti in questo progetto”.
Intervenuti il Sindaco Giampaolo Buti e l’Assessore Monica Poli, il Dirigente dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” Marco Menicatti, la pedagogista dell’Istituto degli Innocenti Arianna Pucci e il Consorzio Co&so, attuale gestore del nido.
In merito alla realizzazione del progetto commenta il Sindaco Giampaolo Buti: “Siamo entusiasti di questa nuova apertura: riteniamo che gli investimenti sui servizi per la prima infanzia facilitino l’occupazione femminile e contestualmente contrastino la tendenza allo spopolamento delle aree interne, delle quali fa parte anche il nostro Comune”.