Scarperia e San Piero, Liberamente a Sinistra: “Nel bilancio 2022 del comune più tributi e meno servizi”

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Comunicato di Liberamente a Sinistra sul bilancio del comune di Scarperia e San Piero; di seguito il testo integrale della nota:

Come comune di Scarperia e San Piero, abbiamo un rendiconto di gestione del 2022 con un avanzo di amministrazione di quasi 11 milioni di euro, dei quali disponibili oltre 1 milione e 400 mila.
Ci siamo trovati nel corso del 2022 ad un aumento delle entrate tributarie rispetto a quanto preventivato, ed una diminuzione, sempre rispetto a quanto preventivato, di servizi e investimenti (su voci inerenti istruzione, sociale, turismo, cultura, infanzia, anziani, diritto allo studio, sport…). Senza considerare i fondi accantonati per dubbia esigibilità e per contenziosi, che arrivano a circa 4 milioni di euro.
Abbiamo avuto negli ultimi anni, aumenti sulla compartecipazione per la mensa, sulla tosap, sui diritti per le pubbliche affissioni, sull’addizionale comunale irpef, e tutto questo per finire con un avanzo di amministrazione.
E’ stato deliberato di mantenere l’addizionale comunale irpef ai massimi livelli, senza alcuno scaglione, senza peraltro averne davvero la necessità, visto che perdiamo anche fondi di finanziamento in quanto comune virtuoso!
A fronte di potenziali investimenti poi, secondo noi prioritari per peculiarità e potenzialità, come il recupero dei locali dell’ex arci, che con il vicino cinema, invece di essere lasciati a se stessi, potrebbe avere un importante indirizzo in ambito aggregativo/culturale, o dell’ex asilo di Tagliaferro, che per la sua posizione lungo la via degli Dei potrebbe rappresentare un importante punto di ristoro, non ci sono stati impegni di spesa, così pure, per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, alloggi che da oltre 20 anni nel nostro comune non vengono costruiti; abbiamo approvato poi fondi per l’ampliamento dell’asilo nido comunale, ma al momento non c’è alcuna sicurezza di attuazione, anche se i fondi previsti risultano, visto che non sono stati spesi, stanziati anche per l’anno in corso.
Riassumendo: in questo rendiconto di gestione abbiamo visto maggiori tributi e meno servizi e investimenti di quanto preventivato, oltre a scelte non condivise come quella di regalare alla speculazione della borsa importanti servizi essenziali come gestione dell’acqua e dei rifiuti ed in futuro probabilmente anche dell’energia, attraverso la multiutility.
Riguardo poi alla gestione della mensa attraverso Siaf, cercheremo di capire, a fronte di costi e di compartecipazione maggiorata, il punto di vista qualitativo.
E comunque ci viene da chiedere che senso abbia per un comune chiudere il bilancio con un così importante avanzo di amministrazione; alla fine, o non sono stati dati servizi e fatti investimenti adeguati, o tributi e imposte fatte pagare, sono stati troppo alti!

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