Scudo Verde, dietrofront con provvedimenti a partire soltanto dal 2025. Le opposizioni: “Amministrazione e Pd in confusione”

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Continua a far discutere lo Scudo Verde a Firenze, anche dopo il dietrofront del sindaco Dario Nardella: il provvedimento green dovrebbe infatti partire soltanto dal 2025. Queste le reazioni della politica locale:

Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana della Lega, e Federico Bussolin, segretario provinciale Lega:

L’avevamo detto: lo Scudo Verde come nelle previsioni del Sindaco Nardella era mal concepito ed avevamo richiesto un ripensamento che, finalmente, è arrivato!

Come Lega, era stata promossa una raccolta firme fra i cittadini metropolitani per far sì che venisse fermato un progetto che avrebbe messo in seria difficoltà tutti coloro che dall’area metropolitana recano a Firenze, senza che prima fosse implementato il trasporto pubblico locale, migliorato quello ferroviario, realizzati tutti i parcheggi scambiatori nelle zone circostanti Firenze.

E’ mancato, poi, un serio dialogo con tutti i Sindaci metropolitani: il primo incontro si è tenuto soltanto ieri e si è capito che, dal Mugello al Chianti, da Bagno a Ripoli a Sesto fiorentino, la posizione dei primi cittadini non è certo in linea con quella del Sindaco metropolitano!
Quindi, tanti proclami e prese di posizione per poi dire “si è scherzato, se ne riparla nel 2025”; guarda caso quando ad occuparsene saranno nuove amministrazioni.

Giampaolo Giannelli, portavoce FdI Pontassieve e responsabile provinciale dipartimento trasporti Fratelli d’Italia:

Si è svolto il 12 aprile  l’incontro dei sindaci della Città metropolitana sullo scudo verde. Presenti il sindaco Dario Nardella, gli assessori comunali alla Mobilità Stefano Giorgetti e all’Ambiente Andrea Giorgio oltre ai rappresentanti dei comuni della metrocittà.
Nardella ha chiarito che nei prossimi mesi scatterà la prima fase dello Scudo verde che non prevede alcun pedaggio: sarà soltanto di monitoraggio dei flussi dei veicoli in ingresso e uscita dalla città di Firenze. Un monitoraggio che sarà non solo quantitativo ma qualitativo in modo da consentire l’individuazione delle tipologie dei veicoli e del loro contributo all’inquinamento,

La seconda fase entrerà in funzione non prima del 2025 con modalità ancora da decidere non nell’anno corrente, come ea era stato indicato lo scorso anno. E’ evidente lo stato di confusione che regna ormai nel sindaco Nardella, e nel PD, in merito ad un progetto che era stato presentato nel dicembre 2020 dall’assessore Giorgetti. E’ chiaro che al momento non c’è nessun accordo tra Nardella ed il resto dei sindaci metropolitani.

Così come è molto grave che, al di là dell’applicazione della “gabella”, spostata al 2025, non si indichi alcuna soluzione per i pendolari del Mugello e della Val di Sieve su parcheggi scambiatori e quant’altro occorra per non introdurre i veicoli inquinanti in città.


Un pressapochismo imbarazzante, che ci ha portato da subito ad esprimere forte contrarietà nei confront dello scudo verde, certo non nelle finalità, ma per il modo superficiale ed approssimativo col quale era stato progettato. Il solo progetto certo era quello di applicare l’enensima gabella.
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