Aree interne, comunicato di Gurioli e Petronici (FdI) su internet veloce e telefonia: “Che i servizi vengano equiparati ai grandi centri”

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Comunicato su banda larga internet e servizi di telefonia dei responsabili provinciali di Fratelli d’Italia Fabio Gurioli e Cristian Petronici, rispettivamente del dipartimento aree interne e del dipartimento cultura rurale; questo il testo integrale:

I servizi di telefonia e internet veloce delle aree interne vengano equiparati a quelli dei grandi centri. Il problema dello scarso servizio di banda larga, fibra e segnale telefonico mobile continua ad essere presente in vari territori della provincia con un indice negativo in Mugello e Val di Sieve. “Accogliamo con favore il fatto che la Regione abbia in mente di muoversi utilizzando i fondi del PNRR per migliorare i servizi digitali con tecnologie di ultima generazione” – spiega il responsabile provinciale del dipartimento aree interne di Fratelli d’Italia Fabio Gurioli – e continua: “abbiamo qualche timore su come si affronterà il problema: fino ad ora si è cercato di coprire la maggior percentuale di popolazione anziché la maggior parte di territorio, motivo principale della mancanza di servizio nelle aree più interne ed in varie zone dei piccoli comuni, ovvero quelle in cui il traffico utilizzato non garantisce un certo profitto alle compagnie di gestione. Se si continua con questo metodo i primi saranno sempre i grandi centri a discapito di aree in cui, nel non lontano periodo emergenziale di isolamento, il lavoro agile e la didattica a distanza, per esempio, in vari casi erano impossibili da svolgere. Un equo accesso ai servizi è fondamentale per rendere attrattivo un territorio.”

Interviene sul tema anche Cristian Petronici, responsabile provinciale del dipartimento cultura rurale: “Purtroppo oggigiorno ci troviamo in territori con problemi di linea telefonica. Abbiamo zone come le piccole comunità rurali dove la Regione deve intervenire, controllare e monitorare in prima persona, con investimenti dove il privato non arriva, vista anche la scarsa densità abitativa. Siamo indietro rispetto a vari standard europei ed è per questo che bisogna iniziare con una programmazione seria”.

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