Gran Premio del Mugello, la Regione Toscana risponde alle critiche del Ceo di Dorna per lo scarso pubblico. Il comunicato anche di Francesco Torselli (FdI)

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La Regione risponde all’amministratore delegato di Dorna Sports, la società che gestisce il Campionato Mondiale di motociclismo, Carmelo Ezpeleta, che aveva criticato la gara che si è svolta il 29 maggio scorso al Mugello per lo scarso pubblico presente, minacciando di togliere all’Italia una delle due gare che vi si svolgono, cioè o quella del Mugello o quella di Misano.

“Abbiamo approvato, già da due anni, una legge che consente di dare all’autodromo maggiore respiro per migliorare l’accoglienza e i servizi che offre agli spettatori, peraltro considerati già di più alto livello al mondo”, spiega Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana, confermando così che l’intesa tra Regione, ente locale e gestori del circuito è un dato acquisito da tempo.

“Inoltre – aggiunge – stiamo lavorando per migliorare l’attrattività dell’edizione del prossimo anno: insieme al Comune e ai gestori del circuito analizzeremo ciò che ha funzionato meno per decidere dove e come intervenire per migliorare l’offerta. Per questo le critiche di Ezpeleta sono davvero ingenerose perché non tengono conto che quello di quest’anno è stato il primo gran premio corso alla presenza del pubblico dopo i divieti dovuti alla pandemia. E’ naturale che ci sia stato stato poi un calo degli spettatori, visto che in contemporanea si correva anche il gran premio automobilistico di Monaco. E rispetto a questa infelice concomitanza forse lo stesso Ezpeleta avrebbe certamente potuto fare qualcosa di più per evitarla. Credo poi che abbia ragione il sindaco di Scarperia, Federico Ignesti, che ha ben sintetizzato i motivi del calo delle presenze, ma anche i vantaggi che correre al Mugello offre”.

“Sottolineo – conclude – che ha pesato certamente il non avere, fino a un mese e mezzo dalla corsa, nessuna garanzia sul fatto che il pubblico potesse o meno partecipare e sulla capienza autorizzata per le varie postazioni degli spettatori. Il Mugello rappresenta uno degli appuntamenti clou per tutti gli appassionati di motociclismo e sono certo che, dopo la riapertura a presenze ridotte, nel 2023 torneremo vicini al numero di presenze del periodo pre Covid. Da parte nostra faremo di tutto perché il MotoGp resti in Toscana”.

Si esprime anche capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale toscano Francesco Torselli:

“Le parole di Ezpeleta della Dorna fanno male a tutti gli appassionati di motori. Il MotoGP deve rimanere al Mugello, in caso contrario sarebbe un grave fallimento.
Le nostre istituzioni (Regione Toscana, Comuni e Governo) dovrebbero pensare più seriamente a rendere moderni i nostri autodromi, anziché limitarsi a respingere al mittente le critiche. Siamo sicuri che sia stato fatto tutto il possibile? Siamo sicuri che i nostri autodromi siano all’avanguardia? Per quanto riguarda il Mugello, c’è da dire che quella struttura sconta il fatto di essere mal collegata con i centri più importanti del Paese, nonostante la vicinanza dall’A1. È sempre un delirio arrivare e uscire dal Mugello nei giorni di motomondiale con la propria vettura, ed arrivarci con i mezzi pubblici è praticamente impossibile. Inoltre l’autodromo del Mugello ha un problema legato al rumore, chi abita nelle vicinanze non è adeguatamente protetto dal frastuono delle corse.
Le critiche della Dorna, seppure eccessive, hanno però un fondo di verità. Dobbiamo ammettere che questo è stato il primo Motomondiale in cui non gareggiava Valentino Rossi e tutti sanno che il Mugello è la cattedrale del popolo giallo. Gli spagnoli, anziché fare critiche premature, dovrebbero dare tempo ai fan di Valentino di affezionarsi alle nuove leve del motociclismo italiano: Marini, Bezzecchi, Bastianini, Digiannantonio e Bagnaia
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