Vicchio, custode positivo. Chiusa scuola dell’Infanzia. Una classe della Primaria a casa

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Tutti i bimbi delle sezioni della scuola dell’Infanzia di Vicchio e di una classe della Primaria che temporaneamente era ospitata all’interno dei locali sono da ieri a casa per un caso di positività tra il personale non docente.
“Bambini ed adulti che hanno frequentato i locali dell’Infanzia saranno, se del caso, posti in quarantena dall’Asl. A questo proposito sono già in corso le verifiche da parte dell’Asl che ha iniziato a contattare le persone sulla base della ricostruzione di quanto avvenuto nei giorni scorsi”, ha precisato ieri il sindaco Filippo Carlà Campa.
“In queste ore sono in costante contatto telefonico con i responsabili del Dipartimento di igiene pubblica della nostra Asl – ha scritto il sindaco – Nello specifico le persone che saranno contattate potrebbero ricevere una chiamata telefonica proveniente da ‘numero privato’: si tratta della nostra Asl. Invito tutti a rispondere per accelerare i tempi tecnici dell’intera operazione che, come immaginate, riguarda un considerevole numero di persone”.
Intanto si sta provvedendo alla sanificazione straordinaria dei locali, poi a breve verrà chiarito se, sulla base delle comunicazioni della ASL in merito all’indagine epidemiologica, sarà possibile riaprire l’istituto per gli alunni ed il personale rimasto escluso dai provvedimenti di isolamento precauzionale.
La Dirigente scolastica Daniela Conte ha inviato ieri una circolare ai genitori, ai docenti e al personale ATA per chiarire la situazione relativa alle quarantene e alla sanificazione. Mercoledì pomeriggio la preside ha ricevuto dalla Asl l’indicazione di fornire i nomi dei contatti con il caso positivo, ricostruendo gli eventi del 5 e 6 novembre, comunicando alla stessa ASL quanto richiesto. “Poi il Dipartimento di Igiene Pubblica mi ha telefonato e mi ha comunicato di aver ravvisato la necessità di emanare decreto di quarantena per tutti gli alunni dell’infanzia presenti in quei giorni – scrive Conte – chiedendomi di collaborare ad avvisare tutte le famiglie degli alunni presenti il 5 e 6 novembre a scuola di restare a casa, poiché loro non sarebbero riusciti a telefonare tutti nelle poche ore della giornata rimaste. Tengo a precisare che la valutazione del rischio non è di nostra competenza, ma dell’ASL e che noi siamo tenuti a comunicare tempestivamente dati e nominativi che ci vengono richiesti”.

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