Arrestato ladro seriale: è accusato di furti in ville isolate a Pontassieve e Vicchio

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I Carabinieri hanno dato ieri esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un quarantenne albanese, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di più episodi di furto in abitazione e ricettazione della refurtiva.
Le indagini hanno preso avvio a novembre scorso, a seguito di una serie di furti in abitazioni in località isolate dei comuni di Fiesole e Pontassieve.
Tramite immagini delle telecamere del Girone e Santa Brigida i militari hanno individuato un’auto sospetta, utilizzata per un altro furto perpetrato qualche giorno prima a Barberino Tavarnelle, con a bordo anche un complice dell’uomo che attualmente è ricercato.
Nel mezzo i Carabinieri hanno poi ritrovato varia refurtiva e piccoli oggetti in oro.
Il quarantenne è accusato di almeno due furti: il primo in un’abitazione di Pontassieve, dove fu aperta una cassaforte a muro con un flessibile e rubato denaro contante e gioielli per 50.000 euro; il secondo commesso a Vicchio quando venne rubata solo una telecamera di videosorveglianza. Per la restante refurtiva rinvenuta, oggetto di furti avvenuti sempre nei comuni di Vicchio e Pontassieve, è contestato il reato di ricettazione.

Di seguito la nota integrale dei Carabinieri:

Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, a conclusione di un’attività investigativa condotta per il contrasto ai reati predatori, in specie i furti in abitazione, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Firenze (Dott. Maurizio Caivano) che concordava con le risultanze investigative raccolte nel fascicolo d’indagine a cura del Sost. Procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze, Dott. Sandro Cutrignelli, nei confronti di un quarantenne albanese, ritenuto responsabile di più episodi di furto in abitazione e ricettazione della refurtiva.
Le indagini presero avvio nei primi giorni del mese di novembre 2019, a seguito di una serie di furti perpetrati in abitazioni ubicate in località isolate dei comuni di Fiesole e Pontassieve. I militari si misero subito in azione, notando, dai circuiti di videosorveglianza delle zone interessate (le località Girone del Comune di Fiesole e la frazione Santa Brigida del Comune di Pontassieve), il transito di un’autovettura sospetta, di piccole dimensioni, che, dal numero di targa, risultava oggetto di altro furto in abitazione perpetrato qualche giorno prima a Barberino Tavarnelle. Dal monitoraggio dell’autovettura, utilizzata dai ladri per raggiungere le abitazioni da svaligiare, i militari hanno potuto ricostruire il modus operandi utilizzato per compiere i furti. L’albanese, soggetto subito riconosciuto poiché già noto agli operanti, accompagnato da un complice tuttora ricercato, utilizzando un’autovettura “pulita”, giungeva nell’area di parcheggio ove si trovava la Fiat Panda e con questa si spostava per compiere le attività illecite.
All’interno dell’autovettura, successivamente recuperata, veniva trovata varia refurtiva tra cui oggetti di proprietà dello stesso intestatario del mezzo, nonché piccoli oggetti in oro anch’essi oggetto di furto.
Il controllo incrociato tra Banca dati delle forze di Polizia, per il rintraccio delle denunce di furto in abitazione ove erano stati asportati oggetti compatibili con quelli ritrovati, unito all’analisi degli spostamenti dell’autovettura utilizzata per commettere i furti e alle dichiarazioni raccolte da alcuni testimoni, hanno consentito di attribuire univocamente all’uomo almeno due furti: il primo perpetrato presso un’abitazione di Pontassieve ove fu aperta una cassaforte a muro con un flessibile e asportati denaro contante e gioielli per un valore di 50.000 euro; il secondo commesso presso un’abitazione di Vicchio quando fu asportata solo una telecamera di videosorveglianza interna, poi rinvenuta, poiché i ladri furono messi in fuga dal sistema di allarme sonoro.
Per la restante refurtiva rinvenuta, oggetto di furti perpetrati sempre nei comuni di Vicchio e Pontassieve, è contestato il reato di ricettazione. L’arrestato è stato condotto alla Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.

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