Saldi in Mugello: per Confcommercio avvio senza il botto, dati in linea con il 2019

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Il primo fine settimana dei saldi invernali 2020 in Mugello si conclude con un pareggio rispetto al 2019. Lo conferma Confcommercio dopo aver ascoltato il parere di alcuni commercianti dell’area.

“Più o meno tutti hanno raggiunto i livelli di incasso dello scorso anno”, spiega la responsabile della delegazione mugellana di Confcommercio Benedetta Berti. “Qualcuno ci segnala uno scontrino medio più alto a persona, intorno alle 90 euro: segno che a concretizzare gli acquisti sono stati forse meno clienti, ma hanno speso di più, in genere per acquistare uno o due capi”.

Al termine del periodo dei saldi, che dureranno fino al 3 marzo, si dovrebbe quindi confermare l’importo di spesa media previsto dall’ufficio studi della Confcommercio, pari a 368 euro a famiglia, ovvero 160 a persona, più alto di venti euro rispetto alla media nazionale ma leggermente inferiore a quello dello scorso anno. “I motivi di una stima più bassa? Intanto il Black Friday, che ha assorbito diverse risorse delle famiglie, poi outlet ed ecommerce, che con il doppio prezzo tutto l’anno hanno fatto diventare gli sconti un’abitudine, togliendo quindi un po’ di smalto ai saldi, che fino a qualche anno fa invece erano il momento più atteso dell’anno”, spiegano dalla Confcommercio.

I prodotti più gettonati in questi primi giorni di vendite di fine stagione si confermano, come da previsioni della vigilia, i capispalla, sneakers e stivali alti tra le calzature: “complice l’arrivo del freddo, i clienti si sono concentrati sui capi più pesanti, come cappotti, giubbotti e maglieria invernale che nei mesi scorsi non avevano acquistato”, sottolinea la responsabile della Confcommercio. Oltre il 90% anche in Mugello preferisce pagare con la carta di credito o con il bancomat, “ma è ormai un fenomeno di tutto l’anno”.

Tante le persone che hanno aspettato i saldi per acquistare prodotti che avevano già visto nei negozi. “Per qualcuno c’è stata la delusione di non poter trovare sempre l’assortimento di taglie, modelli e colori sperato, ma del resto i saldi non sono come il Black Friday, sono nati come strumento per smaltire le scorte di magazzino e fare spazio alle nuove collezioni primavera-estate”.

Molti gli operatori contrariati da un avvio così anticipato delle vendite di fine stagione. “Molti lo vivono come una penalizzazione, anche perché arriva due giorni prima dell’Epifania, un momento in cui ancora molte famiglie del Mugello usano scambiarsi più doni che a Natale. Poi i cambiamenti climatici hanno spostato l’inizio dell’inverno, così i negozi si trovano a vendere i capi di stagione quasi solo in saldo, con margini di guadagno molto ridotti se non quasi inesistenti. Insomma, non è certo l’incasso di queste settimane che può riequilibrare le vendite mancate nel resto dell’anno”.

La speranza, a questo punto, è che l’andamento degli affari continui a reggere. “L’attesa è per il prossimo fine settimana, visto che i giorni feriali saranno probabilmente più calmi. Le vacanze invernali, come la classica settimana bianca, potrebbero spingere chi ancora non lo ha fatto a concedersi qualche acquisto in più per rinnovare il guardaroba invernale”, dice Benedetta Berti, “i capi all’insegna della praticità saranno comunque i più venduti, soprattutto quelli versatili, da indossare al lavoro come in una serata di festa, magari solo cambiando accessori. Così non si rinuncia allo stile senza però incidere troppo sul portafoglio”.

Nella foto: Benedetta Berti

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