(AUDIO) Marini: “Vogliamo la Casa della Salute. Ecco cosa faremo nell’area ferroviaria…”

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“Una gioia immensa vedere stasera così tanta partecipazione di cittadini. E’ la spinta che serve per affrontare la campagna elettorale”. Inizia così l’intervista di Radio Sieve al sindaco di Pontassieve Monica Marini, ricandidata alla poltrona di primo cittadino alle prossime Comunali di maggio. Ieri sera al Cinema Accademia l’apertura della campagna elettorale.
Ecco i temi affrontati nell’intervista che il sindaco ci ha concesso a fine serata:

CASA DELLA SALUTE
“E’ un tema importante per i nostri cittadini. In particolare per chi ha necessità di essere curato vicino a casa e per gli anziani. La Valdisieve deve rivendicare con forza la Casa della Salute. La nostra vallata non ha un ospedale suo e Ponte a Niccheri non è collegato benissimo.
Per quale motivo la Valdisieve non deve avere una Casa della Salute? Si è perso un’occasione in passato e credo che in futuro con maggiore coesione si possa andare avanti spediti sul tema”.

AREA FERROVIARIA
“C’è un progetto, un’idea, stiamo lavorando sulla bonifica. In quest’area ci vediamo la Casa della Salute, una scuola, un parcheggio scambiatore necessario a tutto il territorio. Su quest’ultimo aspetto chiederemo una mano alla Città metropolitana. Poi prevediamo una piazza ed un parco verde. Vogliamo cercare di portarli avanti”.

CITTA’ METROPOLITANA
“Per sentirci davvero inseriti all’interno della Metrocittà abbiamo bisogno di accedere ai servizi con tariffe uguali ad altri territori. C’è bisogno di avere dei servizi che noi non abbiamo ancora, per i quali dobbiamo lavorare e chiedere aiuto alla Città Metropolitana stessa. Il piano Strutturale Intercomunale è utile a rafforzare la Valdisieve all’interno della Metrocittà”.

EX CHINO CHINI
“Siamo contenti e orgogliosi di aver potuto intercettare un finanziamento che ci consentirà di recuperare e restituire quello spazio ai cittadini. E’ uno spazio importante, tra due scuole. Poter vedere il cantiere aperto dopo anni in cui se ne parlava è un obiettivo di cui siamo orgogliosi”.

TERMOVALORIZZATORE
“Dire ‘non vogliamo un inceneritore’ a volte non basta, perché poi vanno trovate soluzioni. Noi abbiamo colto una battaglia che era stata fatta dalla società civile e dalle associazioni ambientaliste che avevano battagliato per il desiderio di non vedere questa opera realizzata. Oggi sarebbe stato fuori dal tempo vedere il termovalorizzatore costruito. Parallelamente è cambiato il mondo. Le modalità con cui oggi si trattano i rifiuti sono cambiate, con più riciclo e riutilizzo. Non solo differenziata, ma anche economia circolare”.

Ascolta l’intervista integrale

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