“Questa vicenda dal punto di vista della comunicazione, come per la gestione del piano neve e delle criticità, non è stata affrontata con la giusta attenzione, è stata affrontata non tendendo conto che anche piccole scelte ricadono sulla vita delle persone, che vanno a lavorare, a scuola, e quindi sono scelte che devono essere gestite meglio, da Rfi ma anche da Trenitatlia”. Così si esprime il sindaco di Marradi Tommaso Triberti rispetto ai lavori di manutenzione straordinaria sulla linea ferroviaria Faentina, fra le stazioni di Ronta e Crespino sul Lamone, il cui inizio, fissato per oggi, è stato comunicato da Rfi con una nota stampa solo ieri pomeriggio. Lavori, definiti improcrastinabili, che dureranno fino al 6 maggio e comporteranno un “allungamento dei tempi di percorrenza” da 5 a 15 minuti.
“Ho ricevuto una telefonata giovedì sera, mentre eravamo nel pieno dell’emergenza neve, che anticipava dei lavori, senza particolari. Francamente, ci aspettavamo una successiva e dettagliata comunicazione al Comune e agli utenti, che avremmo potuto veicolare anche noi, e non uno stringato comunicato stampa diffuso solo il giorno prima l’inizio dei lavori. Così non va assolutamente bene – sbotta il sindaco Triberti -. E’ un po’ com’è successo durante la gestione dell’informazione dei treni per la neve, quando ancora a tarda sera non era disponibile una comunicazione su quelli del giorno dopo ed i pendolari si sono rivolti ai sindaci per sapere qualcosa”. Prosegue il primo cittadino marradese: “Ci fa piacere che Rfi realizzi questi lavori sulla linea, ma sarebbe stato necessario un coinvolgimento della Regione prima di tutto ed anche dell’Amministrazione comunale, informazione più accurata ai pendolari per avvertire e prepararsi. Pretendiamo una maggiore attenzione all’informazione e alla gestione di scelte come queste, che hanno effetti sulla quotidianità delle persone e possono provocare disagi – dice il sindaco -. Ora siamo preoccupati che questi piccoli ritardi si amplifichino per gli scambi delle corse nelle stazioni, con problemi e disagi per le persone”.
Nella nota diffusa ieri da Rfi si specifica che i lavori servono a rinnovare “la massicciata ferroviaria all’interno della Galleria Appennino, per una lunghezza di circa 300 metri” e che “per ridurre le interferenze con la circolazione dei treni, il cantiere sarà operativo nelle ore notturne”. Tuttavia, prosegue Rfi, per la tipologia dell’intervento si renderà necessaria, fino al 6 maggio, “una riduzione di velocità nel tratto interessato, che comporterà allungamenti dei tempi di viaggio fra 5 e 15 minuti. Unica eccezione il Regionale 6820 Ravenna–Firenze che allungherà i tempi di 20 minuti”. Poco più tardi, con un comunicato, la Regione si è fatta sentire. Ed ha chiesto a Rfi e Trenitalia di adottare tutte le misure utili per minimizzare il disagio agli utenti e rispettare i tempi previsti dei lavori, rimarcando che la decisione è stata presa senza adeguato preavviso.
Il sindaco Triberti è meravigliato e critico: “Che la Regione non sia stata preavvisata lascia molto perplessi. Chiediamo che vigili, chiediamo che i lavori siano effettuati nei tempi annunciati da Rfi, senza ritardi e limitando al massimo il disagio ai pendolari, che comunque ci sarà”.
Rfi conclude la nota annunciando che “gli interventi, funzionali a mantenere gli standard di regolarità della linea, interesseranno nei prossimi mesi anche un tratto di binario all’interno della Galleria Tomba. Gli effetti sul traffico ferroviario, inferiori a quelli dei lavori che cominceranno domani (oggi, ndr), saranno puntualmente comunicati”.
Interviene anche il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni: “Anche come Unione dei Comuni – sottolinea il presidente Paolo Omoboni – chiediamo alle Ferrovie più attenzione sulla comunicazione verso i pendolari, ma anche alle istituzioni. Per una persona, per una famiglia avere o non avere una comunicazione, ad esempio, sulla modifica dell’orario dei treni fa la differenza, perché influisce sulla giornata di lavoro, di scuola o sulla gestione familiare. E lo si è visto anche di recente nelle giornate di caos per la neve, quando i pendolari non trovando o ricevendo comunicazioni sulla programmazione dei treni del giorno dopo si sono rivolti ai sindaci e, per quanto possibile, abbiamo cercato di informarli con i social, pagine istituzionali e gruppi, e anche il tam tam”.
Fonte: ufficio stampa Unione dei Comuni