Elezioni, Passiatore: “Dimissioni di Renzi giuste. E’ il momento dell’opposizione”

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“Bene ha fatto Renzi a rassegnare le dimissioni dopo aver chiuso questa fase. Onore ai vincitori, Lega e 5 Stelle, adesso però che provino a formare un governo e dimostrino che quello che abbiamo sentito in campagna elettorale non era solo fuffa.”
A scriverlo su FB è il primo cittadino PD di Dicomano Stefano Passiatore, che sugli scenari futuri ha un’idea chiara e vicina al segretario dimissionario.

Qui di seguito il suo intervento integrale:
“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.” (J. Saramago)
Rieccoci dunque dopo un paio di giorni di riflessione e silenzio. Nessuna analisi elettorale approfondita (se avverrà come in passato, oltre ai luoghi deputati per questo, le analisi della sconfitta ce le porteremo dietro per mesi e mesi… in parte anche giustamente). Come ho già scritto, abbiamo perso. Fine delle chiacchiere.
Bene ha fatto Renzi a rassegnare le dimissioni dopo aver chiuso questa fase. Affrontare la discussione con le altre forze politiche per la formazione di un governo in ordine sparso sarebbe stato insostenibile.
Se noi abbiamo perso, altri hanno vinto. Si chiamano M5S e Lega (Forza Italia è servita solo come cavallo di troia per portare la Lega nel campo dei c.d. moderati). Onore ai vincitori. Adesso però che provino a formare un governo e dimostrino che quello che abbiamo sentito in campagna elettorale non era solo fuffa. E dovranno governare se vogliamo, come centrosinistra, recuperare consenso sulle nostre proposte (che considero di gran lunga più giuste e sostenibili delle loro).
La tentazione di avere una posizione, ancora una volta, sacrificata alla responsabilità mi ha tentato, devo essere sincero. E forse sarebbe giusto in un contesto “onesto”. La storia ci dice che però tutti i mali di questa Italia, anche su provvedimenti non votati dal PD o di governi di larghe intese, sono ricaduti su di noi. Quindi adesso è il momento dell’opposizione. Il governo dovranno farlo senza di noi. Se poi i dirigenti del PD hanno idee diverse, lo dicano e, se del caso, chiedano il parere ai propri iscritti (esattamente come è successo nell’SPD in Germania per valutare se fare l’accordo con la Merkel).
Sono ancora troppo fresche le offese e gli atteggiamenti che ci hanno rivolto in questi mesi ma, ancor di più, è chiara la divergenza di posizioni e di visione sull’Italia e sull’Europa, sul lavoro e sui diritti. Tutti noi che in queste settimane ci siamo spesi per affermare la nostra idea di Italia e lo abbiamo fatto nelle piazze con i cittadini ci meritiamo rispetto.
Noi abbiamo dato, adesso tocca ad altri.”

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