Elezioni, Ferruzzi (Lega): “Grazie ai mugellani siamo al 15,9%. Hanno detto stop ai giochi di potere”

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La Lega è in doppia cifra in Mugello dopo le ultime elezioni politiche. Un successo marcato anche in un territorio che fino a poco fa vedeva il partito di Salvini raccogliere percentuali irrisorie, sotto l’1%.
Ecco il comunicato ufficiale del portavoce della Lega in Mugello Luca Ferruzzi:
“Un ringraziamento ai mugellani. Il segnale è netto e inequivocabile: vi sono sempre più mugellani ai quali non va bene il perenne “status quo”, e non hanno problemi a dimostrarlo, con risultati medi del 15.9% in Mugello e punte del 22.5 a Firenzuola, assolutamente in linea con un risultato medio di oltre il 17% ottenuto dal Partito a livello nazionale.
Questi cittadini hanno detto basta ai perenni giochi di potere dell’ex partito egemone, alle sistemazioni sugli strapuntini per gli amici degli amici e agli aiutini pilotati (e interessati) solo per le associazioni e gli enti amici, alle varie operazioni di maquillage e di “fumo negli occhi”, alla burocrazia, alla colpevole incapacità cronica di risollevare in modo deciso l’economia, il benessere, la prosperità che il resto dell’Europa, Inghilterra inclusa, ormai da tempo sta perseguendo con successo.
I mugellani non accettano l’umiliazione di piegarsi ai sempre più scarsi “lavori socialmente utili” o al volontariato come unica alternativa alla disoccupazione o di trovarsi, al bar, in perenne compagnia di ex artigiani, ex commercianti e licenziati vari, guardando magari con invidia a chi ancora ostenta qualche raro sussidio di disoccupazione, tra campi incolti e capannoni abbandonati di aziende troppo spesso costrette a fallire. Essi si ribellano al sentimento di tristezza e di impotenza per non saper più cosa dire ai figli lasciati senza prospettive, che partono – se va bene – per cercare lavoro all’estero, mentre le Amministrazioni neanche vedono tutto ciò, impegnate stancamente a “salvare il salvabile” del potere a cui non sanno rinunciare, a tassare oltre il tassabile, a ridistribuire per criteri politici (naturalmente mai a fini produttivi) risorse sempre più esigue, per lo più spremute a “contribuenti” in profonda difficoltà.
La Lega, con il proprio programma di governo, ha passato agli italiani un messaggio di “buonsenso”, comprensibile, molto spesso “radicale” nelle diverse proposte, perché è ormai chiaro a tutti che molte decisioni sull’economia, sulla tassazione, sulle politiche finanziarie e valutarie europee, sulle pensioni non possono più aspettare: debbono essere messe in campo da subito.
I cittadini, a differenza di molti politicanti ormai alla frutta, desiderano che si ponga un freno all’immigrazione incontrollata e clandestina, che si ripristini la legalità e lo stato di diritto, che la criminalità venga perseguita efficacemente sul territorio così come nelle aule dei tribunali. Salvini ha definito tutto ciò: “buonsenso” e “normalità”: noi crediamo, così come i mugellani che ci hanno dato fiducia, che ce ne sia bisogno senza “se”, né “ma”, né “quantunque”, né “d’altronde”: vogliamo cambiare, e alla svelta!”

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