Si è chiusa la sesta edizione di Piazza dei Popoli, il Festival dedicato alle tematiche internazionali, e alla conoscenza del mondo globale, che quest’anno ha fatto vivere per 4 giorni la centrale Piazza Vittorio Emanuele II.
Laboratori per i più piccoli, teatro, presentazioni di libri e musica, culminati con l’evento di chiusura affidato al concerto della Bandabardò – Un libro suonato che ha regalato al numeroso pubblico presente un viaggio in musica fatto di note e parole che come un libro di ricordi da sfogliare, canzone per canzone, ha ripercorso live 30 anni di canzoni intramontabili di una delle più longeve band del panorama musicale nazionale.
Il tema di quest’anno è stato Terra e libertà e ha avuto come filo conduttore il diritto di muoversi e vivere in ogni Stato, la libertà di poter lasciare e poter ritornare nella propria terra.
A parlarne con l’arte del teatro sono stati Andrea Kaemmerle e il Teatro Clandestino, con la forza delle parole Saverio Tommasi che ha presentato il suo libro Troppo Neri, Francesco Malavolta col suo un viaggio fotografico Popoli in movimento e con la loro musica Peppe Voltarelli prima e la Bandabardò poi.
La manifestazione ha visto la collaborazione di Materiali Sonori, Comitato in Bianco e Nero, Fotografi Levante Fiorentino, Festival Oriente occidente, Arci Firenze, EDA servizi, CoopCulture, Consulta dei Giovani di Pontassieve
Siamo contenti di come si è svolto il Festival, che si muoveva sul doppio binario di portare a vivere la piazza, portando al tempo stesso contenuti e spunti per parlare di temi attuali – spiega il Vicesindaco con delega alle politiche culturali Carlo Boni – E’ stata una edizione piena di colori, contaminazioni, speranza, testimonianze, che ha parlato di diritti con le parole della musica, del teatro, dell’immagine. Un ringraziamento a tutti i volontari, alle associazioni, agli sponsor che ci hanno accompagnato in questi giorni e che hanno permesso di arricchire e rendere ancor più bella la rassegna”