Linea Faentina, Omoboni (sindaco Borgo) e Giannelli (cdx Dicomano) in coro: “Ritardi e cancellazioni non più sostenibili: siano applicate le penali”

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Disagi sulla linea ferroviaria Faentina e sulla linea via Pontassieve denunciati da amministrazioni e opposizioni. Critiche da parte del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, questo il suo comunicato:

Altro che anticiclone, altro che afa. La linea Faentina periodicamente torna ad essere un girone infernale. Negli ultimi mesi sia a Faentina e linea via Pontassieve hanno “vinto” il bonus abbonati, per i ritardi e le cancellazioni.

In questi giorni è stato un vero e proprio inferno per pendolari e utenti occasionali: ritardi, cancellazioni, i vecchi ALN ricomparsi sulla linea senza aria condizionata. Se leggiamo la bacheca del gruppo dei pendolari, c’è un elenco di racconti di viaggi al limite della decenza.

Due giorni fa il treno delle 18.40 da Firenze, è chiuso per metà ed è senza aria condizionata. Ieri sempre sullo stesso treno il racconto di un pendolare: “18:40 trenino per Borgo S. Lorenzo. Due vagoncini vintage. Quelli ci danno per oggi. Al momento si segnalano soli 10 minuti di ritardo. Partenza! Frenata secca… I turisti (numerosi) si guardano increduli… Anche noi, ma scoppiamo a ridere per non piangere ed aggiungere inutili perdite di liquidi oltre a quelle di sudore che già abbonda. Speriamo di arrivare a destinazione”. Sempre ieri, treno delle 14,40 da Firenze: “Partiti con 45 minuti di ritardo da SMN. Ennesimo guasto alla linea. Il capotreno annuncia che andremo a Campo Marte per poi tornare indietro e bypassare uno scambio guasto con arrivo a Borgo ore 16,20. Un’ora (se va bene) di ritardo”. 21 agosto scorso, treno delle 17.40 da Firenze “a Fiesole Caldine ci viene detto di scendere verso le 18:10 circa, il capotreno annuncia che passeranno due bus, il primo autobus, passa dopo più di 50 minuti di attesa, ma lascia almeno 30 passeggeri a piedi, il secondo, inviato solo grazie alle ripetute chiamate di un dipendente Trenitalia in contatto con il servizio clienti, passerà solo alle 20:15, due ore dopo essere scesi alle Caldine” 3 ore per tornare a casa.

Far viaggiare le persone così è non è da paese civile, e nessuno chiede conto al gestore dei disservizi.   Questo è il vero tema. Delle penali previste e richieste in questi anni cosa è stato applicato? Come si può pretendere un servizio adeguato se a fronte di ritardi giornalieri nessuno chiede conto al gestore?

La situazione non è più sostenibile, non bastano più riunioni o rassicurazioni. I nostri appelli, le nostre proposte, non hanno avuto un seguito duraturo. Abbiamo deciso di rivolgerci formalmente al Difensore Civico e alla commissione trasporti del consiglio regionale.

Il Contratto di Servizio tra Regione Toscana e Trenitalia per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico regionale sulla rete ferroviaria nazionale prevede un meccanismo di pagamento di acconti successivi e una rata di saldo finale. Noi avevamo già chiesto informazioni sulle penali, e ci era stato risposto che con l’emergenza Covid, e si capisce, il tutto era rimasto in stand by. Ma ora che l’emergenza Covid è passata, le penali sono state chieste?

Erano stati annunciati e garantiti nuovi treni blues sulla tratta, ne abbiamo visti uno, siamo stati la prima linea ad averlo, molto bene, ma poi non abbiamo ricevuto più comunicazioni sul programma di arrivo degli altri.

Senza dimenticare che alcuni comuni, giustamente, stanno applicando misure di abbattimento dei costi del trasporto per alcune categorie (studenti fasce Isee basse). Sarebbe più opportuno fare un ragionamento complessivo almeno come Città Metropolitana, visti anche gli indirizzi politici che sono stati approvati all’unanimità nel Consiglio Metropolitano. Soprattutto per le zone che hanno una situazione molto critica sia sul trasporto sul ferro che sul trasporto su gomma.

Qui si parla del diritto a muoversi. Che deve essere garantito soprattutto alle zone più lontane dai capoluoghi. Abbiamo approvato nei consigli comunali documenti inviati a tutti, ma di concreto si è visto molto poco. Spero che il nostro Presidente Giani colga questo grido di vera disperazione di chi, usando il mezzo pubblico, non sa se e quando arriverà a scuola o lavoro o tornerà a casa.

Comunicato anche del capogruppo del centrodestra a Dicomano e membro dell’assemblea regionale Anci Toscana Giampaolo Giannelli:

L’estate, sia per i pendolari che per i malcapitati turisti tanto della Faentina che della linea via Pontassieve è stata un vero inferno. Forti  ritardi e cancellazioni, nonché viaggi sulle vetuste vetture dei vecchi ALN senza aria condizionata, hanno fatto da cornice a veri e propri viaggi da incubo, raccontati ogni giorno, con drammatica cadenza quotidiana, dai gruppi dei pendolari.
E’ da lungo tempo (anni!!) che oramai questa situazione va avanti. E se registriamo con favore (sia pure con colpevole ritardo) le prese di posizione di alcuni sindaci di sinistra, è imbarazzante e vergognoso il silenzio di chi ha competenza sul trasporto regionale: la regione Toscana.
Il presidente Giani e l’assessore Baccelli tacciono da tempo su quanto accade. Tra treni Blues che non arrivano (uno solo per ora viaggia sulla Faentina), penali relative al contratto di servizio non applicate nonostante le tante sollecitazioni, (perché???) la situazione per chi viaggia è sempre più preoccupante.
E si avvicina anche la riapertura delle scuole, che aggiungerà un carico maggiore ai già numerosi problemi attualmente irrisolti.
Il presidente Giani e l’assessore Baccelli usciranno finalmente da questo letargo fuori stagione e faranno qualcosa per risolvere i problemi del trasporto ferroviario regionale? Lo speriamo vivamente!
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