Regione Toscana, PNRR: Landi (Lega) e Tozzi (Toscana Domani) interrogano la Giunta sui ritardi nella realizzazione dei progetti

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

“I ritardi non possono essere considerati in una visione generale perché non esiste un unico soggetto che ha progetti per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza. Noi come Regione ne abbiamo alcuni, altri sono dei Comuni e delle Province, altri della società di gestione delle acque, altri dei sei consorzi di bonifica; riguardo ai 93milioni per l’edilizia economica e popolare i soggetti sono i LODE; per gli interventi in sanità i soggetti sono le Asl”. Così il presidente della regione Eugenio Giani risponde in Aulla all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) sui ritardi certificati per la realizzazione dei progetti finanziati con il pnrr. E ha continuato: “Se considerate che in Italia, a fronte degli 8mila Comuni, le stazioni appaltanti del pnrr sono 30mila, non è possibile individuare i ritardi chiedendoli alla Regione, ma occorre chiedere ai singoli soggetti”.  L’invito dal presidente è quello di approfondire i progetti e a domandare ai diversi soggetti titolari.

 

“A livello generale, per una Regione che ha ruolo di monitoraggio e di coordinamento, grandi ritardi non ne vedo”, ha aggiunto, ribadendo che si tratta di work in progress, visto che “ogni giorno arrivano bandi relativi ad un argomento, ad una componente, ad una disciplina” e che  “la cabina di regia è nazionale e risponde alla Presidenza del Consiglio, che ha attivato i singoli ministeri per far partire i band, creando un meccanismo molto centralizzato”. Giani ricorda anche che “i bandi allo stato attuale sono circa 200”.

 

“Soddisfatto” della risposta si è detto Landi “il presidente ha fatto chiarezza”. “Devo dire però che la task force di 33 persone in Regione non è andata incontro alle necessità dei piccoli Comuni” e “speravamo che quella task force portasse qualche conoscenza in più rispetto a quelle che hanno i piccoli enti e desse loro un supporto in più”. Infine, Landi ribadisce che non condivide il fatto che ci sia molto tempo per la realizzazione dei progetti “perché il 2026 è vicino” e conferma “la disponibilità a portare più investimenti possibili sul territorio toscano”.

 

Rivolgendosi invece all’interrogazione della consigliera Tozzi che domanda chiarimenti in merito alle difformità tra i temi di attuazione dei progetti regionali e degli enti locali, con particolare riguardo alla loro dimensione, Giani rimanda alla radiografia sui progetti toscani, che presto sarà fatta.  Il presidente ribadisce che ci sono “difficoltà a dare incarichi per le progettazioni che vanno dal piano di fattibilità al progetto definitivo”, “la progettazione è il collo di bottiglia per lo sviluppo dei progetti”. Occorre – conclude Giani – che le graduatorie per i progettisti siano fatte a livello regionale”.

 

“Su questo tema non dobbiamo mai abbassare la guardia- ha detto Tozzi – la mia interrogazione sollevava la criticità sulla partita vera del costo dei materiali, un problema oltre alla difficoltà di reperire personale”. “Purtroppo oggi i Comuni sono meno considerati per le attrezzature che potevano essere messe in campo per far bene queste operazioni legate al pnrr”. Monitoraggio e coordinamento il ruolo della Regione- conclude – ma ciò non può sostituire un ragionamento politico e per questo ci sarà sempre da parte mia ci sarà sempre una richiesta alla Giunta di riferire i progressi in Aula”.

Share.

Scritto da

Comments are closed.

Facebook