(AUDIO) Multiutility Toscana, a Vicchio voto favorevole, ma con riserva: Il Pd vicchiese non vuole la quotazione in borsa della nuova holding dei servizi. Le reazioni della politica locale

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A Vicchio in consiglio comunale voto favorevole alla Multiutility Toscana. Qualche riserva però all’interno del centrosinistra, soprattutto per quanto riguarda la possibile quotazione in borsa della futura Multiutility. Sul progetto si è espresso tramite comunicato stampa il Pd vicchiese:

Come circolo del Partito Democratico di Vicchio condividiamo l’obiettivo di costituzione di un’unica holding dei servizi pubblici locali, auspicabilmente con un successivo allargamento ad altri territori fino ad arrivare a un soggetto regionale.

Ci esprimiamo però in maniera critica e contraria sull’ipotesi di quotazione in Borsa delle holding, convinti che il profitto finanziario contrasti con l’interesse pubblico e generale e che siano possibili strumenti diversi per affrontare il tema del finanziamento delle società.

Riteniamo fondamentale che:

– La governance societaria sia al 100% pubblica;
– Si vadano ad attuare investimenti e progetti industriali per il riciclo, riuso e smaltimento dei rifiuti senza dimenticarsi di attuare politiche di riduzione della produzione dei rifiuti;
– Si vadano ad attuare investimenti e progetti industriali come gli impianti produzione di energia in particolare attraverso le fonti rinnovabili, agli impianti idrici e di depurazione, anche qui con particolare attenzione alla diminuzione dei consumi relativi a questo ambito;
– Si lavori cercando un contenimento tariffario e protezione redditi più bassi;
– Si trovi una soluzione per garantire la prossimità dei servizi nei territori con diffusione delle sedi operative e facilità di accesso da parte dei cittadini;
– La riorganizzazione di attività e di funzioni oggi in capo alle varie società di gestione, alle loro partecipate ed alla filiera degli appalti, debba garantire i livelli occupazionali.

Tutto ciò affinché l’operazione di costituzione di un’unica Multiutility dei servizi pubblici locali di acqua, rifiuti e energia, non sia una mera operazione societaria e finanziaria, ma serva ad aumentare la capacità industriale del sistema, qualificare il lavoro, migliorare i servizi erogati ai cittadini a tariffe sostenibili.

Riteniamo necessario che la discussione prosegua a livello istituzionale e politico affinché si riesca a trovare una soluzione per intraprendere questa visione politica, cercando di andare incontro anche e alle esigenze dei piccoli comuni come il nostro, che rischiano con questa struttura societaria di continuare a restare ai margini delle politiche decisionali.

Officina Vicchio 19, gruppo consiliare di opposizione, riporta parte del dibattito in consiglio comunale e il proprio voto negativo al progetto della Multiutility:

Nel consiglio comunale aperto di ieri sera era in votazione un solo argomento, la proposta di adesione del nostro comune al nuovo progetto della Multiutility Toscana, un colosso industriale che dovrà gestire l’erogazione di servizi fondamentali come acqua, rifiuti, luce e gas. Si parla quindi di ambiente e energia.
La questione ha generato accesi dibattiti negli ultimi tempi anche sulla modalità di presentazione del tutto, vissuta da addetti ai lavori (e non) come una volontà già decisa altrove e calata dall’alto nei consigli comunali per essere meramente ratificata.
Durante il dibattito in aula i consiglieri di Officina 19 e M5S hanno motivato la loro contrarietà, così come hanno fatto anche due cittadini intervenuti.
Purtroppo da parte dell’amministrazione (per la quale hanno parlato solo il sindaco e l’assessore Vichi) e della maggioranza in consiglio ( per voce del solo capogruppo Tagliaferri) non sono arrivati segnali di discontinuità con l’impostazione già decisa altrove e la delibera è stata votata dal Centrosinistra (tranne l’astenuto consigliere Gasparrini) solo dopo aver inserito un tenue emendamento che rimanda il loro giudizio sulla “eventuale” quotazione in borsa della Multiutility.
Una soluzione di facciata che non frena l’avvio della mastodontica operazione speculatrice sull’erogazione di servizi e certamente non incide sui rischi concreti di peggioramento dei servizi e aumento dei costi, come purtroppo abbiamo già visto con gli aumenti della TARI per i rifiuti a  dispetto del maggior impegno profuso dai cittadini nel corretto conferimento dei materiali.
I comuni più grandi capofila dell’operazione, hanno ancora una volta avuto la meglio sui comuni come il nostro che hanno votato favorevolmente (a parte alcune coraggiose eccezioni) sulla base di promesse d’investimenti che sembrano solo lontane chimere nel sistema economico-industriale che è stato ordito, dove il profitto per i soci è la vera stella polare e dovrà essere perseguito ad ogni costo, sia tariffario per noi utenti che lavorativo per i dipendenti della nuova holding, per i quali rimane del tutto sconosciuta la forma contrattuale con la quale saranno assunti.
Tempi bui si prospettano per i diritti fondamentali nella democratica Toscana…
In merito, si è espresso anche il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa ai microfoni di Radio Sieve:

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