Caro bollette, oggi l’iniziativa di Anci “Luci spente nei Comuni”: aderisce anche Rignano sull’Arno

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Oggi monumenti al buio nelle città a partire dalle 20. È l’iniziativa di protesta dei primi cittadini “Luci spente nei Comuni”, organizzata dall’Anci, per sensibilizzare il governo sugli effetti che l’aumento dei costi energetici avrà a breve sui bilanci delle amministrazioni, con il rischio di dover poi tagliare welfare e servizi per pareggiare il bilancio. I calcoli stimano il surplus di spesa in 550 milioni di euro. Anche il Comune di Rignano sull’Arno parteciperà a questa iniziativa con lo spegnimento simbolico delle luci del Palazzo Municipale per tutta la notte.

“Aderiamo con convinzione all’iniziativa contro il caro bollette, che vedrà tutti i Comuni italiani spegnere le luci di un monumento simbolo della loro città”, dichiara il Vicesindaco Dominga Guerri.

Come ricordato dal presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, continua Guerri, “l’aumento dei costi dell’energia che colpisce imprese e cittadini rappresenta la priorità di lavoro ma è indubbio che questi rincari sono assolutamente insostenibili anche per i Comuni. Nel caso specifico di Rignano siamo stati attenti nel fissare la spesa dell’energia elettrica relativa all’illuminazione pubblica con il project financing realizzato da Enel X, il cui canone è calcolato sulla spesa storica degli anni precedenti attenuando così le possibili fasi di maggiori rincari”.

Enel X, la business line del Gruppo Enel che si occupa di illuminazione pubblica e artistica, servizi digitali e innovativo, sottolinea che il risparmio energetico e l’innovazione tecnologica costituiscono gli elementi centrali della propria azione e caratterizzano anche il progetto di Rignano sull’Arno.

Nel caso specifico di Rignano, la lungimiranza nell’avviare per tempo interventi di efficienza energetica farà sì gli eventuali aumenti di prezzo dell’energia – in base anche all’andamento del mercato elettrico – saranno fortemente mitigati dalle opere di efficientamento energetico di cui il Comune si è fatto promotore, fino a dimezzarne l’entità, nel rispetto, oltre che dell’ambiente, delle finanze della collettività.

“Ci auguriamo che questo gesto simbolico sia sostenuto da un intervento concreto e significativo del Governo per frenare i costi dell’energia che colpiscono soprattutto le famiglie e i nostri cittadini”, conclude Dominga Guerri.

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