‘Fabbrica dei marroni’, sabato scorso a Marradi la manifestazione a sostegno dei lavoratori dell’Ortofrutticola: presenti sindacati e istituzioni

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“Giù le mani dalla fabbrica dei marroni”: sabato scorso a Marradi manifestazione (organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Comune) a sostegno della lotta di lavoratrici e lavoratori di Ortofrutticola del Mugello. Il corteo (oltre 500 persone con tanti sindaci, cittadini, organizzazioni, delegati di aziende) è partito da piazza Scalelle presso il Comune, per arrivare al presidio permanente davanti alla fabbrica, dove sono intervenuti lavoratrici, lavoratori, i segretari generali di Flai Cgil e Fai Cisl e istituzioni.

Hanno detto Flai Cgil, Fai Cisl e il sindaco Tommaso Triberti: “È stata una manifestazione bella e partecipata, che ha dimostrato il senso di comunità che ha sempre contraddistinto questa vertenza. Il messaggio partito oggi è che qua siamo tutti mobilitati e uniti a rivendicare soluzioni solide e certe per il futuro di questa fabbrica. Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del Marron Glacé prendendo quindi il tempo per valutare  l’eventuale piano di reindustrializzazione, perché diventi un piano industriale serio, che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica; non accettiamo, infatti, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli 4 mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.

“La Regione Toscana continuerà a tenere alta l’attenzione su questa crisi e continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l’economia di tutta la zona”. Così la vice presidente della Regione e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, che anche lei ha partecipato alla manifestazione indetta a Marradi dalle organizzazioni sindacali, alla quale hanno partecipato i sindaci del Mugello, i parlamentari, la Città metropolitana, la Comunità montana e le altre istituzioni locali.

“La politica è fatta di partecipazione e gesti concreti e dopo il consiglio comunale straordinario del gennaio scorso,  non ho voluto mancare alla manifestazione a Marradi, indetta dall’amministrazione comunale e dai sindacati, in sostegno dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello, per richiedere, ancora una volta, lo sviluppo di un piano industriale serio che valorizzi il territorio e la filiera corta, garantendo la salvaguardia  occupazionale”. Così si esprime Paolo Gandola, consigliere  metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, stamani presente a Marradi al corteo promosso dai sindacati, insieme a Raffaella Ridolfi, capogruppo di Siamo Marradi e Rodolfo Ridolfi, capogruppo azzurro all’Unione dei Comuni. 

“Dopo gli sviluppi della vertenza in corso che riguarda la fabbrica dei marroni, annotano i tre esponenti, continuiamo ad essere profondamente preoccupati per quello che potrà essere il futuro dello stabilimento di Italcanditi. Per questo ribadiamo ancora una volta, la nostra contrarietà a veder trasportare altrove i macchinari per la produzione delle confezioni di Marron Glacés, oggi presenti nello stabilimento di Marradi, da destinare al mercato della produzione di alta qualità nè ci soddisfatta la promessa di mantenere la produzione dei Marron Glacés solo per il 2022”. 

“Da parte dell’ente metropolitano, ribadisce ancora una volta il consigliere Gandola, serve un maggior impegno in questa vertenza. Non solo oggi, durante la contingenza, per consentire un positivo sbocco della vertenza, ma anche per il futuro, verso tutta la vallata dell’alto Mugello, verso cui abbiamo il dovere di garantire maggiori servizi a partire, ad esempio, da una più adeguata tutela del territorio, delle sue infrastrutture e della sua viabilità. La città metropolitana non può rimandare ancora una volta questa riflessione, occorre aprire subito un tavolo di lavoro e dimostrare, concretamente, di tenere davvero ai lavoratori dell’Italcanditi e a tutti i residenti della vallata che da troppi anni sono costantemente ignorati dalla politica Fiorentina”.

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