Sanità mugellana e Ospedale del Mugello, pronta battaglia da parte delle opposizioni nei consigli comunali: il comunicato

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Sanità mugellana, si esprimono i gruppi consiliari Mugello in Comune, Borgo in Comune, Liberamente a sinistra Scarperia e San Piero, Ora! Barberino, Officina Vicchio 19 e DicomanoCheVerrà; questo il comunicato integrale firmato dai gruppi consiliari:

Anche il 2021 è passato, ma le promesse fatte al Mugello dall’Azienda Usl Toscana Centro restano in buona parte solo sulla carta, è il momento che la politica si faccia sentire. Dopo l’interessante iniziativa politica che si è svolta in dicembre a Borgo San Lorenzo, si discuteranno in tutti i Consigli Comunali e nel Consiglio dell’Unione le mozioni presentate dai gruppi che fanno riferimento a “Mugello in Comune” e da “Dicomano che verrà”

I lavori di ristrutturazione dell’ospedale del Mugello subiscono ormai da alcuni anni continui spostamenti e, con la perdurante mancanza del progetto esecutivo, la gara d’appalto per i lavori sembra ormai destinata ad essere rinviata alla seconda metà del 2022. Questo ritardo comporta non solo problemi per la struttura, ma anche una diminuzione dei servizi che vengono erogati dal presidio sanitario di Borgo san Lorenzo, come è già accaduto, con gravi ripercussioni sul servizio, per il punto prelievi.

La soppressione di alcuni posti di primario e di altre figure professionali comporta una scarsa appetibilità dell’ospedale mugellano per il personale medico, che preferisce spostarsi su altre strutture. La mancanza di personale grava, di conseguenza, anche sui servizi di pronto soccorso e rianimazione, che costringono a turni di lavoro molto pesanti gli operatori sanitari.

I mancati interventi sulla struttura stanno penalizzano settori importanti come la cardiologia e altri come ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia un tempo considerati punti di riferimento d’eccellenza a livello metropolitano. L’Ortopedia, che solo qualche anno fa doveva essere potenziata, secondo le stesse parole dell’allora presidente Rossi, per fare dell’Ospedale del Mugello un centro di riferimento dell’area fiorentina, non risulta avere il personale adeguato neppure per una normale attività.

A livello territoriale la situazione sanitaria presenta diverse criticità a partire dal numero insufficiente di medici di medicina generale in molte zone, con l’innalzamento del numero dei pazienti per i medici rimasti oltre la soglia dei 1500. I consultori che un tempo erano punti di riferimento su tutto il territorio, sono stati chiusi o depotenziati in molti comuni, le “Case della Salute” sono incompiute e i distretti hanno una possibilità di offerta sanitaria e sociale molto limitata.

Anche se il rapporto con il Terzo settore è importante, per la sussidiarietà che questo svolge sul territorio per rispondere alle esigenze della popolazione, non può però essere l’unico modo con cui l’azienda sanitaria eroga esami clinici e prestazioni ambulatoriali, che devono invece trovare una loro collocazione nella struttura pubblica, con liste d’attesa minime.

Pensare che tutta questa situazione possa trovare soluzione con gli investimenti previsti dal PNRR, principalmente indirizzati alla creazione delle Case di Comunità o della Salute, è un’illusione. Il rischio è quello di creare delle strutture utili, ma senza il personale necessario a farle funzionare.
Deve quindi essere risolto, in primo luogo, il problema dell’insufficienza del personale, dotando le strutture di un numero adeguato di infermieri e medici, anche e soprattutto nell’Ospedale del Mugello, proprio in vista della sua ristrutturazione.

Devono essere pensati interventi per ampliare il centro polivalente di Borgo san Lorenzo, per ospitare attività collegate alla struttura ospedaliera, come prelievi e servizi ambulatoriali specialistici.
Devono essere realizzate le “Case della Salute” o “di comunità” con la presenza di medici di base e infermieri, prima risposta per le esigenze dei cittadini.

Devono essere rivitalizzati i consultori, con sportelli di prossimità in tutto il territorio.
Infine, non vanno dimenticati i servizi di emergenza e di guardia medica, messi sotto pressione in un momento così delicato, ma paradossalmente sempre più a rischio di ridimensionamento.
La speranza è che tutta la politica mugellana raccolga il nostro appello, è ora che chi rappresenta i cittadini si faccia carico di queste necessità!

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