In una delle prime puntate della nuova stagione avevamo preso in considerazione anche il fatto di poter andare incontro ad un autunno “caldo” dal punto di vista dei rapporti fra Governo e Sindacati. L’autunno oramai sta per terminare, senza aver assistito a quanto paventavamo, e solo il possibile classico colpo di coda rappresentato dallo sciopero
generale indetto da CGIL e UIL, potrebbe indurre qualcuno a
dire: NOI VE LO AVEVAMO DETTO.
Invece NO, cercheremo di essere onesti fino in fondo, riconoscendo il nostro errore, originato dal fatto che la natura dell’attuale Esecutivo, non contempla tavoli di trattativa, alla vecchia maniera, ma solo informative da parte del Governo alle Parti Sociali. Metodo Draghi.
Metodo consentito soprattutto dal fatto che, Lui è il Governo, qualsiasi decisione assuma e al quale nessuno si può opporre, proprio in virtù della scelta operata da Mattarella per uscire dall’angolo morto in cui si erano cacciati i pariti dopo la fine del Conte2.
Draghi ha fatto e sta facendo tutto questo, con la “copertura” di Mattarella, chi può garantire a lui che sarà così anche con il nuovo inquilino del Quirinale?
Potrebbe essere questa incertezza, ad indurre, l’attuale capo del Governo a scegliere di fare per i prossimi sette anni il Presidente della Repubblica?
Stefano Galli si rivolge ai nostri opinionisti: Massimo Biagioni, Giuseppe Matulli, Alessandro Scipioni, Michele Ventura, Massimo Mattei
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