Periodo sicuramente difficile a livello planetario, quello che stiamo vivendo, però al tempo stesso non possiamo neppure ignorare quello che negli ultimi giorni abbiamo vissuto, prima
con il G20 a Roma e successivamente con Cop 26 a Glasgow.
Per rimanere a quest’ultimo, un grandissimo risultato è l’accordo per lo stop alla deforestazione entro il 2030, anche se dobbiamo registrare le “rumorose” assenze di Xi Jinping e Putin che hanno spostato lo stop al 2060, seguiti a ruota dal presidente indiano Narendra Modi (lui presente) che si è addirittura spinto fino al 2070.
Avvenire, il quotidiano della conferenza episcopale italiana non ha mancato di sottolineare come non si possa non coinvolgere i giovani negli accordi globali sul loro futuro.
Quest’ultimi, esclusi da Cop 26, hanno tuonato: I veri leader
non sono dentro, siamo noi.
Greta e i suoi amici si saranno montati la testa oppure davvero
da qui in avanti non sarà più possibile, per nessuno, non considerare fondamentale, prima di prendere qualsiasi
decisione discuterne anche con loro?
Chi secondo voi fra i Potenti della Terra potrebbe assumersi
l’onere di coinvolgere le nuove generazioni, su decisioni che in definitiva, andrebbero poi a delineare il perimetro della loro
esistenza?
Stefano Galli si rivolge ai nostri opinionisti: Massimo Biagioni, Alessandro Scipioni, Michele Ventura, Massimo Mattei.
Riascolta le risposte
Riascolta le parole di Massimo Biagioni
Riascolta Il parere di Massimo Mattei
Riascolta il parere di Alessandro Scipioni