“La buona notizia è che la ditta a cui è stata volturata l’autorizzazione del bitume ha presentato una modifica dell’autorizzazione, in cui ha chiesto di stoccare in quell’area del materiale ed ha scritto che ha intenzione di dismettere l’impanto. E’ un risultato importante, probabilmente lì il bitume non doveva starci in conseguenza delle problematiche che abbiamo sollevato noi cittadini. L’altro aspetto è che però la società Piandisieve ha richiesto di installare un frantoio mobile per recupero rifiuti con codice a specchio, classificabili come pericolosi o non pericolosi, a seconda delle sostanze contenute e della loro concentrazione”.
A spiegare le novità riguardo all’area di Massorondinaio, nel Comune di Scarperia e San Piero, è la portavoce del Comitato Cristina Villani.
La scorsa settimana la maggioranza in Consiglio comunale aveva votato no alla mozione sulla revisione urbanistica dell’area industriale a Massorondinaio ed aveva dato il benestare al nuovo impianto. Il documento era stato promosso dal Comitato e sottoscritto dalle consigliere Tatiana Bertini e Caterina Corti di LiberaMente a Sinistra, da Viviana Rossi ed Andrea Bini del M5S e dalla consigliera indipendente Francesca Alati, con il quale si chiedeva all’amministrazione di impegnarsi per una riqualificazione dell’area, partendo dal non permettere ampliamenti delle aziende insalubri già presenti.
L’amministrazione comunale, secondo il Comitato, “non solo è andata contro il regolamento urbanistico, ma non ha ascoltato nemmeno i pareri della ASL che più volte le ha suggerito di trovare delle soluzioni urbanistiche che da un lato garantissero la produzione e dall’altro il benessere dei cittadini”. Leggi qui la nota del primo maggio scorso del Comitato.
(VIDEO) Massorondinaio: gli aggiornamenti con la presidente del Comitato Cristina Villani
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