Rufina, Maida: “Al lavoro per il quinto medico di famiglia”. Interrogazione in Regione di Benucci (PD)

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“La ASL Toscana Centro, ampliando i massimali previsti, ha chiesto ai 4 medici attualmente presenti sul territorio di Rufina, di prendere in carico gli assistiti che altrimenti rimarrebbero senza dottore. Tutto ciò in attesa del bando regionale“. A dirlo è il sindaco di Rufina Vito Maida a seguito delle dimissioni della dottoressa Monami. Il primo cittadino ha spiegato che si tratta di una soluzione provvisoria che andrà avanti fino al prossimo 8 maggio. “Con Regione e Asl stiamo lavorando per avere al più presto il quinto medico, a cui chiedere eventualmente di fare il servizio anche nelle frazioni”, aggiunge il sindaco, che invita i cittadini che attualmente sono senza medico a scegliere il più velocemente possibile uno dei 4 dottori di famiglia a disposizione, per non rischiare di rimanere senza assistenza.
Maida su Facebook se l’è presa con chi ha invitato i cittadini a non scegliere il medico: “E’ un’azione irresponsabile dal mio punto di vista, soprattutto per chi è nelle istituzioni, che mai si è preoccupato di capire quanto il sindaco e l’Amministrazione, sta facendo su questa delicata questione, ma ha solo lanciando campagne denigratorie e allarmiste su fb a discapito dei cittadini stessi.
E’ circa un anno che siamo impegnati nell’assicurare una giusta assistenza medica a tutti i cittadini di Rufina ,e i cittadini che a me si sono rivolti lo sanno bene e hanno trovato sempre supporto e aiuto in questa situazione di emergenza. Non fatevi impaurire da chi vi dice che le istituzioni sono assenti, perché non è così. Stiamo facendo il possibile e in questo momento la cosa più importante è non rimanere senza assistenza medica”, scrive Maida il quale nel prossimo Consiglio comunale informerà l’Assemblea di tutti i passaggi che sono stati fatti: “La salute dei cittadini è troppo più importante per noi, e fare propaganda politica sulla loro pelle, sempre contro qualcuno, e senza mai con il confronto diretto, chiaro e schietto, non è quello che ci interessa. Noi non lasceremo mai nessuno indietro e ci impegneremo sempre, come stiamo facendo, per il bene e la tutela della salute di tutti i cittadini di Rufina, non solo per qualcuno”.
Sul tema il consigliere regionale del PD Cristiano Benucci ha presentato un’interrogazione alla Giunta toscana per capire quali iniziative si intendano assumere con la Asl in modo da garantire una rapida sostituzione del Medico dimissionario e quali per il mantenimento del servizio del presidio ambulatoriale nella frazione montana di Pomino.
“Sappiamo bene che è indispensabile il massimo impegno per garantire un servizio sanitario di qualità in territori complessi come quelli di Rufina – spiega Benucci – dove nei mesi scorsi si sono succedute le dimissioni di un medico proprio in una delle frazione montana, quella di Pomino, distante circa 10 km dal capoluogo e abitata in prevalenza da persone anziane con evidenti difficoltà di spostamento. Con questa interrogazione quindi voglio porre l’attenzione su una serie di criticità evidenziate nella copertura del posto vacante di medico di medicina generale e tutte le ripercussioni che questo potrebbe avere su una popolazione particolarmente disagiata già dal punto di vista territoriale. All’interno del Sistema sanitario regionale toscano la figura del medico di medicina generale ha un ruolo di fondamentale importanza, in particolar modo per quanto riguarda l’attività nei comuni di medie dimensioni, è qui che si svolge un servizio primario fondamentale nell’assistenza sanitaria dei cittadini, soprattutto quelli più anziani. In questi duri mesi di pandemia abbiamo imparato come sia necessario il mantenimento di una buona ed efficiente capillarità del sistema di medicina territoriale finalizzato a garantire adeguate cure a tutti i cittadini. Dunque – conclude Benucci – faccio mie le preoccupazioni dei cittadini, del sindaco Vito Maida e degli amministratori comunali che auspicano una positiva e rapida soluzione di questa importante problematica. La sanità è un diritto universale e come tale va garantito al massimo e uniformemente su tutto il territorio: in questo senso il mio impegno per i nostri territori del Valdarno e della Valdisieve sarà sempre capillare”.

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