Borgo, frasi di Becchi. La posizione di FdI: “Disaccordo, sconcerto e preoccupazione”

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“Esprimiamo disaccordo, sconcerto, incredulità e profonda preoccupazione”. Commenta così Caterina Coralli, responsabile per il Mugello di Fratelli d’Italia le “recenti e quantomeno audaci e gratuite dichiarazioni rese in Consiglio Comunale dalla vicesindaca di Borgo San Lorenzo (PD) Cristina Becchi, in risposta a un Consigliere della Lega”. Nella nota FdI ricorda le parole del vicensindaco: “Io sinceramente tante lezioni da chi ha lasciato morire in mare delle persone, sinceramente, non le accetto”.
“La vicesindaca  – dice Coralli – ha in seguito cercato di correggere parzialmente il tiro affermando che tale dichiarazione fosse stata artatamente decontestualizzata e estrapolata da un discorso più ampio, cercando così di mettere in ulteriore cattiva luce chi, a parere suo e del PD, spesso si avvarrebbe di tali mezzucci. Sfortunatamente per lei così non è: per amor di verità, infatti, ci siamo risentiti ben due volte quella registrazione e il giudizio che ci sentiamo di esprimere al riguardo è impietoso, essendo tale frase chiaramente inequivocabile: non c’è davvero molto da decontestualizzare. Desideriamo quindi stigmatizzare – continua Coralli – nel modo più netto possibile un comportamento che giudichiamo preconcetto e provocatorio, purtroppo costante da parte di alcuni amministratori pubblici delle nostre contrade, sicuramente non consono a una rappresentante tra le più in vista delle istituzioni locali e pubblico ufficiale”.
“Dietro simili avventate affermazioni – commenta Luca Ferruzzi, responsabile provinciale per l’ambiente di Fratelli d’Italia – si avverte da un lato la chiara intenzione di demonizzare l’avversario, dall’altro il tentativo di trasformare una discutibile opinione politica, per quanto iperbolica (l’eventuale prospettata possibilità che si verifichino, a causa dei respingimenti, morti in mare) in un incontestabile dato di fatto (ha lasciato morire gente in mare) trasformando così in presunta realtà oggettiva ciò che non esiste. In questo caso, infatti, si accusa pesantemente e esplicitamente qualcuno di gravi reati: di tali leggere affermazioni un amministratore pubblico dovrebbe essere chiamato a renderne in qualche modo conto. Tranquilli: si tratta, come al solito, dei ben noti esercizi verbali di trasformazione della realtà, nulla più della vecchia Disinformacija di staliniana memoria, arte nella quale taluni sembrano eccellere, e non da oggi. La difesa dei confini nazionali dall’immigrazione clandestina è un dovere della nazione, la quale altro non deve fare che applicare la legge. Sinceramente riteniamo che ciò possa anzi sostanzialmente contribuire a salvare delle vite, e non il contrario”.

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