Dicomano, Londa e San Godenzo in attesa di 7 docenti, i sindaci sollecitano l’USR

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Lezioni a singhiozzo e ad orario ridotto nel Comprensivo Desiderio da Settignano di Dicomano, Londa e San Godenzo per la mancanza dei docenti richiesti all’Ufficio Scolastico Regionale.
In un incontro con il responsabile dell’ufficio decentrato del Ministero dell’Istruzione, il 7 ottobre scorso, i 3 sindaci avevano ricevuto rassicurazioni sull’assegnazione di almeno 7 docenti per la scuola dell’infanzia e primaria. Una richiesta già sottostimata rispetto a quella di 11.
Promessa che, osservano i sindaci, al momento non è stata mantenuta. E i disagi continuano. I Comuni per tentare di rispondere a un bisogno, anche sociale, hanno organizzato servizi di doposcuola e liberato ore di didattica, sostituendo con operatori i docenti che altrimenti sarebbero stati impegnati per il tempo mensa. I costi per gli enti locali stanno diventando insostenibili, si evidenzia. E questa situazione non può perdurare ancora.
“Le esigenze di insegnanti sono state rappresentate all’Ufficio Scolastico Regionale dal nuovo dirigente scolastico, appena insediatosi e anche successivamente – sottolineano i sindaci Passiatore, Cuoretti, Piani – Lo abbiamo fatto anche noi amministratori locali più volte e dall’incontro di inizio ottobre con il responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale sembrava che il problema si sarebbe risolto in fretta. Purtroppo – continuano i tre sindaci – a distanza di un mese e mezzo constatiamo che la situazione non è cambiata. E i maggiori disagi di un’offerta didattica al momento inadeguata li stanno avvertendo in primis i ragazzi e poi le famiglie”. Proseguono i sindaci di Dicomano, Londa e San Godenzo: “Ci siamo fatti carico di organizzare finora servizi aggiuntivi, come servizi di prescuola, doposcuola e sorveglianza alla mensa, per sopperire a un bisogno, con costi sostenuti completamente dai Comuni. Adesso – chiosano – è il momento che chi ha responsabilità intervenga per risolvere il problema che è esterno alle amministrazioni comunali. Esigiamo una soluzione nel più breve tempo possibile, senza alcun ulteriore e ingiustificato ritardo”.

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