Rufina: 19enne ai domiciliari per estorsione ai danni di un 65enne

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Una 19enne del posto, già gravata da una condanna per atti persecutori, è stata arrestata ieri dai Carabinieri di Rufina e posta ai domiciliari su decisione del GIP per estorsione aggravata ai danni di un uomo. A luglio scorso un amico 65enne l’aveva denunciata dopo che si era fatta consegnare con sempre maggior frequenza, somme di denaro, oscillanti tra i 50 ed i 200 €, che utilizzava per le proprie necessità. Già da febbraio l’uomo aveva cercato di interrompere il rapporto tra i due a causa delle sempre maggiori richieste di denaro. Secondo quanto riferito dai Carabinieri la donna avrebbe cominciato a minacciare il 65enne di diffondere in paese false notizie su presunte molestie sessuali, inducendolo così a consegnarle nuove somme di denaro. Erano continui i messaggi e le telefonate, presentandosi più volte sotto casa dell’uomo.

Di seguito la nota integrale:

Nel primo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Rufina hanno tratto in arresto una 19enne del posto per estorsione aggravata ai danni di un anziano, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dalla Sezione Gip del Tribunale di Firenze (Dott. Piergiorgio Ponticelli). L’attività ha preso avvio dalla denuncia sporta lo scorso mese di luglio presso la cita Stazione da un 65enne, con il quale la giovane aveva iniziato da circa un anno un rapporto di amicizia riuscendo, in breve tempo, a blandirlo fino a farsi consegnare, con sempre maggior frequenza, somme di denaro, oscillanti tra i 50 ed i 200 €, che utilizzava per le proprie necessità. Quando l’uomo, a febbraio di quest’anno, ha cercato di interrompere questo rapporto platonico ma diventato ormai opprimente per lui, a causa delle sempre maggiori richieste di denaro rivoltegli pressoché quotidianamente dalla giovane, quest’ultima ha cominciato a minacciarlo di diffondere in paese false notizie su presunte molestie sessuali rivoltegli dall’uomo, inducendolo così nuovamente a consegnarle ulteriori somme di denaro. Il meccanismo instauratosi era tale che, con continui messaggi e telefonate e finanche presentandosi più volte sotto casa dell’anziano, i familiari dell’uomo hanno compreso che qualcosa non andasse, convincendolo così a rivolgersi ai Carabinieri per denunciare il tutto. Le indagini svolte, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Alessandro Piscitelli, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti della giovane, peraltro già gravata da una precedente recente condanna per atti persecutori in danno di una sua coetanea, conclamandone la sua condotta estorsiva ai danni dell’anziano, sulla scorta dei quali il GIP del Tribunale di Firenze ha emesso la misura cautelare eseguita ieri dai militari della Stazione di Rufina.

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