Minacce e insulti a Marini su FB. La solidarietà di sindaci, PD e CGIL al primo cittadino

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Centinaia di messaggi, molti con minacce di morte e di violenza, oltre ad insulti sessisti. E’ ciò che è apparso sulla pagina FB del sindaco di Pontassieve Monica Marini nelle scorse ore.
“Ti veniamo a prendere, piddina”, “Che bocca…”, “Dovrebbero prenderla a calci”, “Piattola rossa”, “Fai schifo, sei una bestia, bastarda, ti auguro che l’odio ti si rivolti contro” sono alcuni dei commenti apparsi e rilanciati dalla pagina del PD.
A scatenare la furia degli haters e la tempesta di fango è stata la condivisione di un post dell’Associazione Pontassieve Futura prima dell’arrivo di Salvini a Pontassieve, in cui il leader della Lega veniva definito “ospite sgradito” nella cittadina della Valdisieve. Solidarietà a Marini da parte del PD che ieri in un post scrive: “L’ennesima barbarie che non vedrà alcuna condanna dei soliti noti. Vogliamo dirlo forte e chiaro: anche questa è violenza”. Solidarietà anche dalla segretaria generale della CGIL Firenze Paola Galgani, che scrive: “Tutto questo è intollerabile. La democrazia e la libertà di opinione vanno sempre difese ma le offese e le violenze anche solo verbali rappresentano il contrario”.
“Ho letto cose oltre i limiti della denuncia. Vergognatevi. A Monica tutta la mia solidarietà e vicinanza”, è la riflessione del sindaco di Dicomano Stefano Passiatore. “La diversità delle idee ed il confronto possono essere, a volte, anche aspri, ma non possono e non devono mai trascendere i limiti invalicabili del rispetto per la persona. In questo momento, contro le minacce, servono condanne unanimi, chiare e senza incomprensibili distinguo”, scrive il sindaco di Rufina Vito Maida. “Mi rattrista profondamente leggere una marea di insulti a Monica Marini che da sempre si dedica con competenza e passione al suo paese e di certo non ha bisogno di nessuna lezione di democrazia”, si legge in un post del sindaco di Pelago Nicola Povoleri. Tutto ciò a poca distanza, sui social, da un’altra ondata di fango. Quella nei confronti di un ristoratore pontassievese che doveva ospitare un pranzo della Lega, poi disdetto per insulti e recensioni negative. Non un gran finale insomma, per questa campagna elettorale.

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