Prelievi del sangue in Valdisieve, stop della Croce Azzurra: “Rimborsi ASL insufficienti”

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In quest’ultimo periodo sono emerse delle problematiche rilevanti legate ai prelievi ematici in convenzione in Valdisieve. Ad oggi la Croce Azzurra di Pontassieve infatti non li esegue più. La Misericordia invece continua il servizio, ma ha una lunga lista, col primo appuntamento disponibile dopo più di un mese dalla richiesta.
In una nota la Croce Azzurra spiega i motivi per cui ha deciso di sospendere il servizio, legati alla questione dei rimborsi ASL per ogni prelievo. Sono stati infatti ritenuti da tempo insufficienti i 4 euro riconfermati dal nuovo avviso ASL che, secondo la Croce Azzurra, non coprono i costi vivi. In più “non si è tenuto conto degli impegni assunti negli incontri con i dirigenti USL alla presenza dell’Amministrazione Comunale, né del contenuto dell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Pontassieve” a fine 2019 “con il quale si invitava la direzione dell’USL a rivalutare la possibilità di attuare una riorganizzazione generale dei servizi in convenzione”.
Croce Azzurra conferma la “disponibilità al confronto e l’impegno dell’associazione per supportare il servizio sanitario pubblico a fianco delle amministrazioni locali”. Insieme a Rete Pas sta riflettendo sull’attivazione di nuovi servizi, ma nel contempo invita a “manifestare, tutti insieme, alla USL e alle istituzioni locali la necessità che sia garantito il servizio“.

Di seguito la nota integrale di Croce Azzurra Pontassieve:

Dall’anno 2013 con la chiusura del punto di prelievo di sangue presso il Poliambulatorio di San Francesco la nostra associazione si è fatta carico, attraverso la rete PAS (fondazione diretta emanazione del mondo del volontariato) e d’intesa con le amministrazioni locali, di organizzare, in regime di convenzione, il servizio per la popolazione nonostante che il compenso riconosciuto dall’Usl per ogni prelievo (Euro 4,00 per ogni prelievo) fosse, già da allora, riconosciuto ampiamente insufficiente per la copertura dei costi vivi del servizio. Ci sembra anche di aver rilevato che il servizio offerto nei nostri locali abbia ricevuto un elevato grado di apprezzamento da parte dei cittadini per la puntualità e per l’ottima organizzazione.
L’argomento della insufficienza del compenso riconosciuto per ogni prelievo è stato più volte oggetto di discussione con gli organi dirigenti dell’Usl anche con la presenza di rappresentanti delle istituzioni locali: compenso tanto più basso perché per la distanza dal laboratorio i prelievi devono essere sottoposti a tempi non brevi di centrifugazione. Erano state concordemente ipotizzate, in attesa che la Regione provvedesse alla revisione del Tariffario Regionale per le prestazioni relative ai prelievi di sangue, possibili soluzioni che avrebbero consentito di assicurare di dare continuità al servizio senza aggravi finanziari nei confronti dei destinatari della convenzione. Anche il consiglio comunale di Pontassieve si è interessato dell’argomento tanto che in data 19.12.2019 ha approvato un apposito ordine del giorno con il quale si invitava la direzione dell’USL a “rivalutare la possibilità di attuare una riorganizzazione generale dei servizi in convenzione in modo da garantire una migliore accessibilità per l’utenza e la loro sostenibilità economica per le strutture convenzionate”.
Abbiamo invece dovuto prendere atto, con profondo rammarico, che l’avviso pubblicato in questi giorni dalla USL (convenzionamento fino al 31.12.2022 di nr.15.000 prelievi annui con un compenso fermo a Euro 4,00 ogni prelievo) non ha tenuto conto degli impegni (purtroppo solo verbali) assunti negli incontri con i dirigenti USL alla presenza dell’Amministrazione Comunale, né del contenuto dell’ordine del giorno del consiglio comunale di Pontassieve. E’ necessario mettere inoltre a conoscenza che il suddetto avviso è stato emanato una prima volta nei primi mesi dell’anno corrente per poi, essendo andato deserto, essere proposto nuovamente alla fine di maggio 2020.
Per tutti i sopraesposti motivi abbiamo condiviso la decisione della Fondazione PAS di rinunciare alla partecipazione alla manifestazione di interesse prevista dall’avviso pubblicato dalla USL, in quanto per il periodo previsto ed alle condizioni contenute nel bando, si sarebbe dovuta accollare una perdita economica estremamente considerevole in un momento così difficile anche in conseguenza delle gravi ripercussioni finanziarie della epidemia Covid-19.
Nel riconfermare la disponibilità al confronto e l’impegno della nostra associazione per supportare il servizio sanitario pubblico a fianco delle amministrazioni locali sul nostro territorio, come del resto pensiamo di aver sempre ampiamente dimostrato, teso a migliorare il livello dei servizi a favore della popolazione, non possiamo tacere la nostra delusione e il nostro profondo rammarico.
Questi sono i motivi per quali presso gli ambulatori di Via di Rosano non saranno prenotabili i prelievi di sangue in convenzione. Insieme a Rete Pas stiamo riflettendo sull’attivazione di nuovi servizi direttamente erogati ai cittadini per contenere il vostro disagio, ma nel contempo Vi invitiamo a manifestare, tutti insieme, alla USL e alle istituzioni locali la necessità che sia garantito ai cittadini il diritto di poter usufruire dei servizi facilmente accessibili ed efficienti sul territorio.

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