Portale Dicomano.shop: DicomanoCheVerrà chiede chiarezza in una interrogazione

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Con un’interrogazione il gruppo Consiliare Dicomanocheverrà chiede al sindaco del Comune di Dicomano di fare chiarezza sul portale recentemente lanciato dicomano.shop (LEGGI QUI).

Di seguito la nota integrale:

L’annuncio del portale è stato fatto dal Sindaco di Dicomano in data 24 aprile con il quale ha spiegato che “il comune di Dicomano ha promosso e realizzato il portale dicomano.shop una vetrina virtuale a disposizione delle attività commerciali e dei cittadini per prenotazioni d’acquisto, take away e consegne a domicilio e tesa a favorire la ripartenza delle attività commerciali”. “Un’iniziativa che può essere funzionale” commenta Dicomanocheverrà (Barlotti, Ticci, Lanzini) “anche se forse avrebbe avuto più senso promuovere qualcosa a livello di area, magari a livello di Unione dei Comuni, ma che così come fatta risulta sia di scarsa utilità sia a nostro avviso nemmeno del tutto in regola”.
Le funzioni del portale infatti non sono né completamente attive né di immediata ricerca. “Quindi” continua la nota “uno strumento di questo tipo, se l’obiettivo è davvero quello comunicato dal sindaco, dovrebbe essere di immediato e facile utilizzo se realmente si vuole agevolare questo nuovo tipo di approccio tra cittadini e esercizi commerciali, e soprattutto sviluppato con logiche che facilitino questo tipo di relazione. Ad es. se clicco su bustina non si apre la mail, la ricerca delle varie attività per settori non funziona, si trovano poi all’interno anche attività commerciali non di Dicomano”.
“Quindi la prima domanda è” commenta la capogruppo Laura Barlotti “qual è il progetto che sta dietro tutto questo? A quale logica risponde? Perché al momento non ne intravediamo una. Non solo ma il sito per così come è stato pubblicato pare non rispettare nemmeno i requisiti richiesti ad ogni sito, inclusa la normativa privacy. Non c’è un’informativa, e si fa riferimento nella privacy policy ad un indirizzo diverso da quello dicomano.shop.” Sembreranno elementi banali ma oramai non lo sono più da tempo. “Per questo ci chiediamo anche con quale criterio stato affidato l’incarico alla società Fopp che compare come quella che lo ha realizzato oltre ai costi di realizzazione”. “Da sempre” continua Barlotti “sostengo che le attività economiche e commerciali devono essere promosse e sostenute, ma dobbiamo farlo in modo serio e con strumenti adeguati e non per ciò che purtroppo sembra ridursi a una mera attività propagandistica che rischia di ridursi a un comunicato stampa senza prima essere entrata nel merito delle reali finalità e quindi dei contenuti e degli strumenti”.
E poi i cittadini, se vogliamo che utilizzino il portale come sarebbero stati informati di tutto ciò? Infine il comunicato segnala come il sito non risponderebbe nemmeno alle linee guida (26/11/2019) sull’accessibilità degli strumenti informatici per le categorie con disabilità previste da Agid in base alla legge 4/2004 .

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