Coronavirus, personale sanitario senza dpi. Giannelli (FI): “Più tutele perché operino al meglio”

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“Il suicidio dell’infermiera di 34 anni che lavorava nel reparto di Terapia intensiva all’ospedale San Gerardo di Monza, che non ha retto alla pressione di trovarsi a lavorare in uno dei maggiori fronti italiani della pandemia, scuote profondamente le nostre coscienze” afferma Giampaolo Giannelli, Vicecoordinatore Provinciale di Forza Italia e consigliere comunale a Dicomano.

“In queste settimane abbiamo sentito molto spesso la parola “eroi”, accostata a medici, infermieri, volontari che prestano servizio, ed io stesso li considero tali – rimarca Giannelli ma le parole, sempre pacate, equilibrate, del personale sanitario, ci riportano poi alla realtà. Non vogliono essere chiamati eroi. Fanno il loro lavoro, con abnegazione e coraggio. Ma vogliono, giustamente, essere messi nelle condizioni di lavorare bene e in sicurezza. Teniamo bene a mente che al 23 marzo secondo i dati della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) è di 24 il numero dei medici deceduti”.

Il personale sanitario è anche molto colpito dal virus stesso. Giannelli sottolinea che “in Italia, secondo i dati Iss, dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 i professionisti sanitari contagiati dal coronavirus, pari al 9% del totale delle persone contagiate, una percentuale più che doppia rispetto a quella cinese dello studio pubblicato su Jama (3,8%). La fondazione Gimbe, teme che il dato sia ampiamente sottostimato. Chiede che i test vengano estesi a tutti i professionisti e operatori sanitari e che vengano forniti strumenti di protezione a chi è impegnato in prima linea contro l’emergenza”.

“Oltre a questo – aggiunge Giannelli – non si può non tener conto del grido di allarme, anche in Toscana, lanciato dai sindacati di medici, infermieri, paramedici della Toscana, che oltre a lamentare una generale carenza quantitativa del materiale di presidio fornito al personale, hanno lamentato anche una inadeguatezza e non conformità delle mascherine date in dotazione, rispetto agli standard di sicurezza.

“Ricordiamo anche un grande problema sottolineato dai nostri esponenti di Forza Italia, il Coordinatore regionale onorevole Stefano Mugnai e il Capogruppo in consiglio regionale Maurizio Marchetti, relativamente alle RSA, che rischiano di diventare focolai di contagio se non forniamo al personale che ci lavora a vari livelli adeguati strumenti di protezione”.

“Non dobbiamo dimenticare, infine, un altro aspetto: il Covid 19 ha cambiato le nostre vite, in particolare quelle del personale sanitario, costretto ad una media di turni di 12 ore. Ma a fianco del Coronavirus restano tante altre patologie, anche gravi. È di questi giorni infatti – ricorda il vicecoordinatore della provincia di Firenze – la richiesta, che sosteniamo con forza, avanzata da Cittadinanzattiva – Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici (CnAMC) che in una lettera inviata ai Presidenti delle Regioni, agli Assessori Regionali alla Salute e al Ministero della Salute, chiede di prorogare su tutto il territorio nazionale per almeno 90 giorni la fornitura dei presidi medici indispensabili per i pazienti cronici, la cui domanda scade nei mesi di marzo ed aprile. Ed ancora, controllare i dati clinici a distanza per limitare l’esposizione dei pazienti e dei sanitari al rischio infettivo da coronavirus”.

“L’AIFA ha nel frattempo prorogato i piani terapeutici; spetta ora a Regioni e Ministero disporre la continuità nell’utilizzo dei dispositivi indispensabili, a livello nazionale. Come si vede –conclude Giannelli – medici, infermieri, paramedici, volontari, sono impegnati su vari fronti, con abnegazione e sacrificio sempre maggiori. Chiediamo che siamo messi nelle condizioni di operare al meglio; nell’interesse di tutta la comunità”.

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