Circolare della Prefettura: sì alla spesa fuori Comune se è il punto vendita più vicino

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Arrivano nuovi sviluppi sulla questione dell’interpretazione del Decreto del 22 marzo e sugli spostamenti al di fuori del Comune in cui ci si trova per ciò che riguarda la spesa.
Dopo che ieri sera l’indicazione della Prefettura di Firenze era quella di una lettura rigida della norma (LEGGI QUI) poco fa è stata inviata dalla Prefettura stessa una circolare inviata al sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella e ai sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze. Si sarebbe interloquito molto in queste ore tra le parti per fare chiarezza su un tema sentito dai cittadini, molti dei quali abitano a poca distanza da un punto vendita di un altro Comune rispetto a quello in cui si trovano.
Nel documento si legge: “restano consentiti i movimenti effettuati per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute che rivestano carattere di quotidianità o comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere.
Rientrano, ad esempio, in tale casistica gli spostamenti per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino e\o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di altro Comune“.
Si potranno dunque acquistare generi alimentari nel punto vendita più vicino a casa, anche se in un altro Comune rispetto a quello in cui ci si trova.


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