(AUDIO) La storia della pontassievese Gianna: positiva al Coronavirus, ora è tornata a casa

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In questi giorni siamo sommersi da tante notizie tragiche riguardanti il Coronavirus, che non solo miete contagiati e ricoverati in terapia intensiva, ma anche molti morti. Fortunatamente ci sono però anche tante belle storie da raccontare e alle quali dare risalto. Come quella della signora Gianna di Pontassieve, positiva al Covid-19, e che dopo una settimana passata in ospedale a Ponte a Niccheri è tornata a casa, dove sta proseguendo l’isolamento domiciliare.
E’ la stessa Gianna a raccontare a Radio Sieve cosa è successo in questi ultimi giorni e come è arrivata al ricovero e alla diagnosi: “I sanitari sono venuti a prendermi lunedì scorso con il 118, perché da giorni avevo la febbre che non passava. Sono arrivati in casa con la tuta di sicurezza, mi hanno portato a Ponte a Niccheri, al pronto soccorso dedicato al Covid-19. Lì mi hanno fatto tutti gli esami necessari, poi il martedì pomeriggio sono stata spostata in un reparto dedicato. Eravamo in 15 persone suddivise in varie camere. L’assistenza è stata ottima da parte di tutto il personale, io ero in stanza con altre signore. Eravamo isolate e gli infermieri entravano due per volta e sempre con le dotazioni di sicurezza.
Che sintomi avevo quand’ero ancora a casa? L’ho capito solo dopo a cosa erano dovuti l’affanno ed i problemi respiratori. Duravo fatica a fare le piccole cose di tutti i giorni. Sono stata praticamente senza fiato due giorni, ma appena mi hanno messo l’ossigeno ho avuto subito dei benefici. Non ho mai avuto paura di morire, mi sentivo sicura e protetta in ospedale. Ho visto non solo professionalità, ma anche molto amore dagli operatori. Quando ieri ho lasciato l’ospedale ho salutato le mie compagne di stanza, dicendo che avrei pregato per loro. Soprattutto con una signora avevo legato bene, ci siamo commosse perché ci siamo supportate a vicenda in questi giorni di ricovero. Ho lasciato quest’amica dicendole che l’avrei richiamata presto. Sono contenta di essere stata rimandata a casa. Ad ora sono da sola in isolamento in camera, senza avere contatti con marito e figlio che mi portano soltanto il cibo in stanza.
Faccio un appello a tutti gli ascoltatori: chi ha dubbi sulla propria situazione di salute chiami il 118, perché anch’io lì per lì non avevo proprio capito cosa mi stava succedendo”.

Di seguito l’intervento in diretta di Gianna questa mattina nella trasmissione “Tutti insieme su Radio Sieve”, intervistata da Stefano Galli

 

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