Sinistra per Pelago: “Trasformazione dell’ex cementificio in area commerciale. Comune all’oscuro?”

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“Comunque si concluda questa vicenda una certezza c’è: il candidato Sindaco negava con vigore ciò che invece stava avvenendo”. Così in una nota Sinistra per Pelago specifica come dopo il 9 maggio scorso, il 21 ottobre sia stata protocollata una seconda istanza per la trasformazione dell’area ex cementificio Italcementi a San Francesco in centro commerciale dalla società Ancona Real Estate S.r.l.
“In campagna elettorale non ci ha risparmiato sberleffi sulla nostra malafede, disinformazione e ignoranza delle regole dell’urbanistica”, si legge ancora. Sinistra per Pelago si pone alcune domande, tra cui:
Possibile che l’amministrazione fosse all’oscuro di tutto ciò?
– Possibile che qualcuno possa aver avviato l’acquisto dell’area alla vigilia del blocco delle varianti urbanistiche dovuto alla redazione del Piano Strutturale Intercomunale, senza avere certezze circa il buon esito della sua istanza?”

Di seguito la nota integrale di Sinistra per Pelago:

Il 9 Maggio scorso è stata presentata un’istanza per la trasformazione area ex cementificio Italcementi in centro commerciale dalla società Falsini Buildings S.r.l. Il 21 ottobre scorso è stata protocollata una seconda istanza, dalla società Ancona Real Estate S.r.l., sempre per la trasformazione dell’area ex cementificio in area commerciale. Nel mezzo la Falsini Buildings, in data 03/10/2019 ha sottoscritto un preliminare con Italcementi per l’acquisto dell’ex cementificio e nomina proprio la Ancona Real Estate come futura acquirente.
Tutta questa attività avviene nel bel mezzo della scorsa campagna elettorale nel momento in cui il candidato Sindaco, poi eletto, era anche il vice-sindaco della precedente amministrazione; in quanto tale ci auguriamo che fosse a conoscenza dell’interesse manifestato su un’area così importante del proprio territorio ma, nonostante questo, in campagna elettorale, non ci ha risparmiato sberleffi sulla nostra malafede, disinformazione e ignoranza delle regole dell’urbanistica. Comunque si concluda questa vicenda una certezza c’è: il candidato Sindaco negava con vigore ciò che invece stava avvenendo!

Dato che crediamo fortemente che il Palazzo comunale debba essere “una casa di vetro” nei confronti dei cittadini, a nome di tutti ci poniamo alcune domande:
– Possibile che l’amministrazione fosse all’oscuro di tutto ciò?
– Poiché il preliminare di compravendita è prossimo ad essere concretizzato in contratto di acquisto (Falsini Buildings S.r.l. nominerà come acquirente Ancona Real Estate S.r.l. con atto definitivo da sottoscrivere entro il 30/11/2020) e nel preliminare stesso sono riportati versamenti di caparre a garanzia del futuro acquisto, ci chiediamo se un imprenditore possa essere così sprovveduto da provare a comprare una struttura di queste dimensioni senza avere dai vari enti preposti (Comune e Regione) certezze sulla destinazione futura dell’area. A meno che non ci troviamo davanti un incauto avventuriero che mai ha preso contatto con il Comune prima di assumere un tale impegno, ci chiediamo a quando risalgono i contatti con questi imprenditori, dato che questi contatti sono sempre stati negati dall’amministrazione comunale.
– Possibile che qualcuno possa aver avviato l’acquisto dell’area alla vigilia del blocco delle varianti urbanistiche dovuto alla redazione del Piano Strutturale Intercomunale, senza avere certezze circa il buon esito della sua istanza? Ce lo chiediamo perché, per usare le parole del Sindaco dette il 23 Maggio scorso : “Chi va in giro dicendo (e qui accanto a me c’è chi lo dice) che l’amministrazione in corso ha dato via alla possibilità di realizzare un centro commerciale ha un problema con l’urbanistica, non conosce le regole dell’urbanistica, per fare una variante di questo tipo occorrono mesi e mesi, noi siamo nell’iter del Piano Strutturale Intercomunale e una variante di questo tipo a oggi non è tempisticamente possibile”?

Durante il confronto del 23 Maggio fu detto dall’attuale sindaco: “La decisione sulla destinazione d’uso avverrà in una maniera partecipata nell’iter del nuovo Piano Strutturale Intercomunale, in cui ci sarà il coinvolgimento dei cittadini, associazioni e commercianti. Questo è l’iter, chi dice altro o non conosce l’urbanistica o mente.” Quindi possiamo essere sicuri che anche i promissari acquirenti siano a conoscenza di questo iter e che a breve l’amministrazione presenterà alla popolazione questa opportunità per capire quale sia il parere della cittadinanza? O la destinazione è stata già decisa ed ai cittadini verrà fatto decidere solo dove verranno messe le panchine e i lampioni?

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