Scuola Carroll di Rufina, Mazzei: “Disagi per il cantiere. Segnalate infiltrazioni d’acqua”

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Il capogruppo di Insieme per Rufina Chiara Mazzei sottolinea in una nota la situazione alla scuola Carroll di Rufina, tra lavori di adeguamento che proseguono e che comportano disagi ed infiltrazioni d’acqua registrate negli ultimi giorni.
Di seguito la nota integrale:

Non c’è pace per i bambini che frequentano la scuola Lewis Carroll, a Rufina. I lavori di adeguamento statico dell’edificio, si stanno protraendo oltre l’inizio dell’anno scolastico causando disagi ai piccoli ospiti della scuola, costretti a convivere col cantiere in essere. Durante le ore in cui i bambini giocano o fanno attività all’aperto, sono esposti alle polveri di cantiere e questo mette a disagio genitori e operatori. In più durante i temporali di ieri, 23 settembre, si è verificato un blackout causato probabilmente da infiltrazioni d’acqua nell’impianto elettrico, dal momento che, mi riferiscono, ci sono state fuori uscite di acqua proprio dai lampadari dell’istituto, al punto che le maestre sono state costrette a mettere in più punti del pavimento dei secchi per raccogliere le perdite d’acqua dal soffitto. In oltre il locale mensa, inaugurato solo ieri, ha già il soffitto usurato dalle infiltrazioni. Il disagio degli utenti della scuola è arrivato al culmine di sopportazione. I lavori di adeguamento sono necessari, e noi li abbiamo sostenuti dai banchi dell’opposizione, votando a favore del piano dei lavori pubblici, poiché riteniamo che vi siano scelte che non hanno colore politico, ma che siano solo a favore del territorio, specialmente se riguardano le nuove generazioni e la sicurezza dei giovani cittadini. L’amministrazione ha però il compito di vigilare sui lavori che vengono svolti al suo patrimonio immobiliare, e anche in questo caso, mi sembra evidente che il disagio, e il rischio, corso dai cittadini sia sproporzionato, rispetto ad un normale cantiere edile. Un privato non accetterebbe mai una situazione simile, perché nel pubblico tutto è sopportato? Questo è un altro dei cantieri in cui si sarebbe dovuto lavorare a doppio turno, per garantire tempi di consegna coerenti con l’utilizzo dell’immobile e l’inizio dell’anno scolastico. Le spese dei lavori non si contano solo in moneta, ma in disagio e costo sociale, ed è ora che i sindaci e gli assessori competenti si adeguino a ciò che succede nel privato, gli anni 80 sono finiti da un pezzo.

 

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