Fusioni, Corsinovi (LC Per Londa): “Con l’adesione al progetto sarebbe potuta andare diversamente”

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Riceviamo e pubblichiamo la posizione del consigliere comunale a Londa Tiberio Corsinovi, della Lista Civica Per Londa, riguardo all’esito negativo del referendum consultivo per la fusione tra Dicomano e San Godenzo. Ricordiamo che diversi mesi fa il primo cittadino Aleandro Murras aveva deciso di non partecipare a questo progetto, chiamando fuori Londa dal percorso.
“Falliscono le fusioni perché nessuno ha il coraggio di proporle dicendo la verità. Oppositori che si appellano ai più biechi orgogli campanilistici e sostenitori che paventano milionarie cascate di euro per buche, strade e servizi. Chiacchiere. La fusione tra Comuni confinanti e simili trova ragion logica nelle modalità di area vasta con le quali sono erogati i servizi da venti anni. Non esiste residente, tantomeno impresa, di Dicomano, Londa o San Godenzo che non debba sconfinare per acqua, luce o gas. Si sconfina anche per salute, scuole, trasporti, uffici comunali, polizia municipale, farmacie. Si sconfina quasi sempre per lavoro, sport e tempo libero. Nessun Comune è indipendente dall’altro e in pochi si sono accorti che le tante poltrone di sindaco sono solo un intralcio e la causa di servizi inefficienti. La verità è che non ci sono più soldi per mantenere le poltrone e la complessità burocratica che determinano. Non solo, i sistemi normativi e amministrativi sono diventati così complessi che i piccoli Comuni non hanno da soli le risorse umane sufficienti e specializzate per affrontarli, occorre il personale di altri enti.
In Italia d’innanzi la crisi economica sono state accorpate le più importanti realtà aziendali, chi non lo ha fatto ha chiuso. I nostri Comuni sono come aziende. Se fosse stata raccontata la verità i referendum sarebbero andati diversamente. Se Londa avesse aderito al progetto di fusione tutto avrebbe avuto più senso. Ma i londesi non sono stati interpellati perché il loro sindaco, che si ricandiderà nel 2019 per il terzo mandato, ha ritenuto di voler decidere lui per tutti, o meglio per se stesso. Attendiamo quindi che qualcuno ci fonda per decreto.

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