Passiatore: “Mea culpa, ma Dicomano va avanti anche senza fusione”. Petronici: “Futuro politico? Non lo escludo”

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

Per parlare dell’esito del referendum sulla fusione sono intervenuti ai microfoni di Radio Sieve il sindaco di Dicomano Stefano Passiatore (SI) e Cristian Petronici (NO) del Comitato Difendi San Godenzo.
Per Passiatore “la partecipazione bassa in qualche modo ce l’aspettavamo, ma un mea culpa lo dobbiamo fare. Non siamo stati in grado di coinvolgere maggiormente i cittadini su un’occasione storica. I dicomanesi in larga parte hanno votato per il Sì. La nostra era l’unica proposta vera di sviluppo del territorio.
Il fronte del No nelle ultime settimane in paese si era tutto compattato. Adesso andiamo avanti. Per Dicomano, diversamente da altri, non è una questione di vita o di morte la fusione. Cercheremo di recuperare un po’ di risorse in altri modi e tempi, ma è certo che non potranno essere le cifre prospettate in questa campagna referendaria.
Il mancato coinvolgimento di Londa nel percorso? Tutto era iniziato provando a coinvolgerli. Per un anno abbiamo aspettato il sindaco Murras. Sarebbe stato un disegno più ampio, poi non è avvenuto. Non so se con Londa l’esito del referendum sarebbe stato diverso o no. Chi si è espresso per il No dovrà chiedersi quali sono le altre strade per impedire lo spopolamento e la diminuzione dei servizi.

Questa la posizione di Cristian Petronici: “Non possiamo negare l’enorme soddisfazione per l’esito del referendum. Da sottolineare l’alta affluenza che c’è stata a San Godenzo. Mi complimento con il sindaco di Dicomano, dove comunque è stato raggiunto, nonostante la bassa affluenza, un risultato favorevole al Sì. Mi auguro che con questo risultato non voglia più insegnarci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Viste le tante proposte presentate vedremo chi in futuro le vorrà fare proprie ed appoggiarle. Intanto vogliamo rilanciare il nostro Comitato chiedendo gli spazi di Villa Gentili al Comune per poterli farli vivere con attività giovanili e culturali.
I giovani hanno dimostrato in questa campagna referendaria di essersi impegnati molto. Nessuno da oggi in poi potrà interferire su San Godenzo senza sentire i giovani.
Futuro politico? Non escludiamo nulla. Intanto ci sentiamo responsabilizzati dal risultato del referendum. Evidentemente c’è l’esigenza di un’alternativa valida. Vedremo chi presenterà le proposte e valuteremo. Lavoreremo comunque sempre di più per il bene di San Godenzo.”

 

 

Share.

Scritto da

Comments are closed.

Facebook