Omicidio di S. Agata: la madre del bimbo ricorre alla Corte europea contro lo Stato

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Massimiliano Annetta, il legale della compagna di Michele Patriarchi, l’uomo che lo scorso 14 settembre 2018 a Sant’Agata (Scarperia) uccise a coltellate il figlio di pochi mesi, ha presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro lo Stato italiano. Quest’ultimo è accusato di aver violato il diritto alla vita non essendo stato in grado di adottare le misure necessarie alla protezione dei suoi cittadini. “Esiste un precedente – sostiene Annetta – con una condanna da parte della Corte nei confronti dell’Italia”.
L’avvocato ha ricordato come Patriarchi fosse già stato condannato in passato per episodi violenti nei confronti di una precedente compagna.
Inoltre, prima dell’omicidio del bambino, la donna aveva presentato diverse denunce nei suoi confronti, tant’è che l’uomo era stato coinvolto in una precedente inchiesta per maltrattamenti, sempre nei riguardi della compagna. Gli accertamenti avevano stabilito che era socialmente pericoloso e per questo doveva curarsi, ma poteva essere controllato coi farmaci.

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