Disabilità: in Mugello il progetto “PASSI” per non essere soli

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Per l’autonomia delle persone disabili il Mugello fa passi avanti. Ossia fa: “P.A.S.S.I. in autonomia”, acronimo che sta per “Percorsi e Azioni a Sostegno e Supporto dell’Indipendenza dei soggetti disabili”.
Di circa 308.000 euro è l’importo complessivo del progetto, sostenuto dalla Regione Toscana con un finanziamento di 258.000 euro, che la Società della Salute Mugello ha curato in partneriato con 5 fra cooperative e associazioni, attuando concretamente i principi della legge “Dopo di noi” nel territorio: un sistema diffuso e articolato di servizi rivolti a persone con disabilità grave, fra i 18 e 64 anni, prive di sostegno familiare, finalizzati all’accrescimento della loro autonomia, del loro benessere e della loro integrazione sociale. E infatti “P.A.S.S.I. in autonomia” si fanno nella vita domestica quotidiana, ma anche con laboratori socio-occupazionali, migliorando le proprie capacità. Vivere in autonomia ma non da soli è alla base dell’esperienza dell’appartamento “La Mongolfiera” a Marradi a cura della coop. Comes, avviata da tempo e l’unica finora in Mugello. Adesso un appartamento di questo tipo è attivato e reso disponibile anche a Borgo San Lorenzo, a cura della coop. sociale Arca. Gli interventi socio-occupazionali sono realizzati nella struttura Art. 1 a Pianvallico, nel comune di Scarperia e San Piero, dalla coop. ConVoi, mentre quelli di ortoterapia sono seguiti nella struttura “Il Borgo di Elisa” a Borgo S. Lorenzo, dall’associazione Pianeta Elisa. E la coop. “Il Girasole” realizzerà l’azione “Smontiamo i luoghi comuni” con il coinvolgimento di famiglie e società civile in momenti informativi e di avvicinamento alle attività.
Sottolinea il presidente della Società della Salute Mugello Roberto Izzo, anche a nome della giunta: “Questo è un progetto di comunità, del quale andiamo fieri. E’ una risposta di comunità per non lasciare sole persone disabili e le loro famiglie, per consentire una vita dignitosa attiva e indipendente anche non potendo contare sul sostegno e l’assistenza da parte dei familiari”. Prosegue il presidente Izzo: “PASSI è il frutto di un intenso lavoro intrapreso insieme a cinque partner, all’interno di un percorso di coprogettazione – sottolinea – e rappresenta un punto di arrivo ma anche di nuova partenza, perché possa maturare, estendersi e radicarsi. Perché – aggiunge – le persone disabili abbiano la concreta possibilità di arrivare a scelte di vita, condivise con le famiglie ed i professionisti, che meglio si coniughino con le proprie esigenze ed i propri desideri”.
L’accesso alle attività, per le quali è prevista una contribuzione simbolica da parte delle famiglie, avviene tramite richiesta e valutazione multidimensionale, effettuata dalle apposite commissioni composte da professionisti dell’Azienda sanitaria e SdS.
In sintesi, le attività comprendono sia occupazioni laboratoriali diurne, nelle quali viene sperimentata in piccoli gruppi la routine di una normale vita quotidiana, che di più lunga durata, a partire dal fine settimana e fino alla possibilità di scegliere una vita autonoma. Ma consapevoli che la strada per l’autonomia, nell’ambito della disabilità, sia ancora lunga da percorrere, e che sia necessario attivarsi anche nella società civile, soprattutto al fianco delle famiglie con figli o parenti con disabilità, il progetto ha incluso incontri ed altre forme di sostegno con la collaborazione di figure professionali.

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