Diversi casi di importi sbagliati e saldo aumentato per molti in maniera esponenziale. A riferirlo in una nota sono i consiglieri della Lega a Borgo San Lorenzo Francesco Atria e Claudio Ticci riguardo al conguaglio della Tari con ricalcolo con le tariffe 2020.
“Ci sono arrivate negli ultimi giorni molte segnalazione in merito alla TARI. Pare infatti che il Saldo (conguaglio con ricalcolo con le tariffe 2020), inviato dal Comune di Borgo San Lorenzo, per molti sia aumentato in maniera esponenziale – dicono dalla Lega – Ma è possibile che in un momento di profonda crisi economica e sociale, dove molte famiglie e attività si sono viste azzerare o diminuire le entrate arrivi pure la mazzata finale? Siamo stati prima bombardati da comunicati inerenti l’uso massiccio di mascherine, guanti ecc poi incentivati al delivery, all’asporto, al monouso, all’usa e getta. Il tutto per la salute, la collettività, per l’emergenza. Giusto, ok, ma il prezzo di tutto questo?
Lo avevamo preannunciato ben 7-8 mesi fa quando cercammo di far notare a chi di dovere che ci sarebbe stato un incremento di rifiuti indifferenziati e che avremmo dovuto poi pagarne il conto. Il problema è che tutti questi materiali ricadrebbero nei cosiddetti “rifiuti speciali”. Insomma questa roba dovrebbe essere smaltita solo in un modo: l’incenerimento! E si paga!
Il famoso cane che si morde la coda; solo che a farne le spese sono i cittadini e le attività che adesso magari si ritrovano, in un momento così delicato, a dover pagare un salasso.
Poteva essere gestita meglio la dinamica? Per noi si.
Inoltre ci segnalano in diversi che gli importi siano “sbagliati”. Per coloro che avessero il minimo dubbio ricordiamo che possono recarsi o chiamare l’Ufficio Tributi per attestare l’errore e chiedere informazioni al riguardo oppure, se sicuri dell’errore, usare un altro strumento che abbiamo pubblicizzato anche 2 anni fa: l’Istanza di rettifica in autotutela“.
La nota prosegue con altre indicazioni:
Come rilevare gli errori
In genere l’avviso di pagamento della Tari contiene il riepilogo dell’importo da corrispondere, le istruzioni per il versamento, nonché il dettaglio delle somme da pagare. L’ente o chi per lui indica gli immobili con i dati catastali, la superficie tassata, il numero degli occupanti e la quota fissa e variabile distinta per ogni unità immobiliare. Bisogna fare quindi attenzione ai dati indicati: controllando, in particolare, il numero dei componenti del nucleo familiare dell’utenza e la metratura degli immobili di proprietà.
L’istanza di rettifica
Dopo aver effettuato le verifiche, se viene riscontrate un mero errore materiale, occorre presentare al Comune un’istanza di rettifica in autotutela dell’avviso di pagamento, chiedendo il ricalcolo del tributo.
Abbiamo ricevuto una richiesta di pagamento della Tari e ci accorgiamo che ci sono degli errori? In pratica, ci rendiamo conto che non dobbiamo versare il tributo o dobbiamo pagare solo una parte di quanto è scritto? Possiamo quindi contestare la richiesta di pagamento facendo istanza di autotutela direttamente presso il Comune oppure presentando ricorso al giudice tributario.
La richiesta di autotutela al Comune
Non c’è un termine imminente entro cui presentare istanza di autotutela, ma consigliamo di farla il prima possibile, magari prima di pagare.
Si può presentare comunque la richiesta anche dopo aver pagato la Tari: se poi l’autotutela andrà a buon fine, riceveremo il rimborso.
“Attenzione però cari cittadini: l’istanza di autotutela non sospende né i termini per il pagamento, né quelli per presentare ricorso al giudice tributario – dicono ancora Ticci e Atria – Significa che se abbiamo fatto richiesta di autotutela, non siamo comunque dispensati dall’obbligo di pagare la tassa entro il termine indicato, ma abbiamo chiesto, per non dire quasi obbligato, a chi ha commesso gli errori di rettificare.
Questa non è una battaglia politica dove porre bandiere, ma una cosa seria che deve guardare aldilà dell’appartenenza o fede politica. Quando una cosa è giusta e viene proposta nell’interesse di tutti non possiede colore politico, ma senso civico. Fiduciosi di aver fatto cosa gradita”.