Galeotti (FI Borgo): “Omoboni e Ignesti avrebbero fatto meglio a scusarsi coi pendolari”

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Davide Galeotti, coordinatore di Forza Italia a Borgo San Lorenzo, ha diffuso una nota in risposta a  quanto scritto in una lettera inviata a Regione e Trenitalia dai sindaci di Borgo San Lorenzo e Scarperia e San Piero, Paolo Omoboni e Federico Ignesti, alla luce dei disagi degli ultimi giorni, specialmente sulla linea ferroviaria Faentina.
Di seguito il comunicato completo:

Nei giorni scorsi i sindaci di Borgo San Lorenzo e di Scarperia e San Piero, Paolo Omoboni e Federico Ignesti hanno preso carta e penna e scritto una letterina di lamentele a Trenitalia sui disagi patiti dagli utenti della ferrovia Faentina nelle ultime settimane.

Lodevole gesto, se quei problemi non fossero un aggravamento ulteriore di una situazione di disagio che va avanti da anni e che da anni viene denunciata da molti, pendolari in testa.

Si accorgono solo ora, i due sindaci, che il nostro principale collegamento ferroviario con Firenze versa in uno stato pietoso , che su quella linea viaggiano ancora quegli ALN ormai classificabili come reperti di archeologia ferroviaria?

Le occasioni per prendere atto di una situazione ormai insopportabile sono state molte, come molte sono state le occasioni sprecate per porre rimedio e avviare quel processo di ammodernamento promesso da decenni e mai iniziato.

Su tutte, ricordiamo con particolare amarezza la vicenda degli ormai famigerati 47 milioni di euro: a lungo promessi per l’ elettrificazione della Faentina, provenienti in gran parte (31 milioni) dalle compensazioni per i danni causati dai cantieri TAV principalmente proprio ai comuni dei due Sindaci (e a quello di Firenzuola) ma lasciati migrare in gran parte verso la Valdisieve (mai colpita dai danni causati dalla realizzazione della linea TAV) in opere stradali accessorie e quindi non prioritarie come l’ ammodernamento della linea stessa.

I due sindaci (entrambi ex presidenti dell’Unione dei Comuni) furono tra i firmatari dell’accordo che sancì quel vergognoso scippo.

In quell’ occasione Omoboni, addirittura soddisfatto per l’ accordo raggiunto, dichiarava che quei denari andavano a “migliorare sicurezza e funzionalità”, aprendo la strada “al potenziamento del servizio ferroviario sia per quanto riguarda nuovi convogli che orari”.

Se i due sindaci si fossero fatti sentire allora (era il gennaio 2018), impedendo lo spreco di quei milioni in opere accessorie (che peraltro ancora nessuno ha visto nei nostri due comuni) oggi forse non avremmo avuto molti di quei disagi e avremmo avuto almeno l’ inizio di quell’ammodernamento atteso ormai da decenni.

Invece siamo costretti ad assistere al continuo peggioramento della Faentina mentre va in scena il consueto, triste spettacolo dei miraggi presentati davanti agli occhi dei pendolari e degli utenti, nella speranza di distrarli e tenerli buoni ancora un po’, come fanno pazientemente da una trentina di anni, a forza di promesse future. Mirabolante trenino a idrogeno in primis.
Oltre al danno, la beffa.
I due sindaci avrebbero fatto quindi meglio a scrivere una lettera di scuse agli utenti della Faentina, pendolari in primis, costretti a sopportare gli effetti della loro cieca obbedienza ai diktat delle sedi centrali del Partito che governa ininterrotto la Regione dal 1970, responsabile delle mancate decisioni e delle promesse tradite sulla Faentina.
Magari spiegando cosa intendono fare per porre rimedio agli errori loro e del loro partito.
A tal proposito domandiamo ai due sindaci : avete almeno incluso la Faentina nelle opere previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , oppure avete perso anche questa occasione?
I cittadini e i pendolari attendono risposte.

 

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