Coronavirus, la locandina di Confcommercio nei negozi e le richieste contro la crisi

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No al panico ingiustificato, sì alle misure utili ad evitare il contagio. Con questo spirito anche gli esercenti del Mugello stanno affiggendo all’interno dei propri negozi e pubblici esercizi le locandine predisposte dalla Confcommercio, utili a rassicurare la clientela e a ricordare le principali norme igienico-sanitarie da adottare per contrastare l’epidemia da Coronavirus.

“Sono stati il Governo e la stessa Regione Toscana a chiedere espressamente a tutte le associazioni di categoria di diffondere l’elenco delle prescrizioni, ai fini del contenimento e della corretta gestione dell’emergenza Covid-19”, spiega la responsabile della delegazione mugellana di Confcommercio Benedetta Berti, “una buona idea per gli operatori può essere dunque quella di esporre il manifesto in posizione ben visibile al pubblico”.

Tra le prescrizioni raccomandate, quelle di lavarsi accuratamente le mani; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol, rispettare la distanza “di sicurezza” di almeno un metro.

“A loro volta, gli imprenditori devono mettere a disposizione dei clienti soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione. Devono poi garantire di effettuare la pulizia delle superfici di lavoro e di consumo con prodotti a base di cloro e alcol”, prosegue Benedetta Berti.

QUI si può trovare il manifesto predisposto da Confcommercio Toscana, da stampare e appendere subito, con una grafica semplice che rende ogni messaggio di facile e immediata comprensione.

“In questi giorni sono molte le imprese che ci chiedono ragguagli sul futuro ed è davvero difficile, ora, capire gli sviluppi della vicenda”, dice la responsabile della Confcommercio mugellana, “il calo del lavoro c’è un po’ per tutti, soprattutto per chi vive di turismo, e non si capisce quanto la situazione potrà andare avanti. Per questo motivo, a vari livelli, da quello europeo a quello locale, Confcommercio ha presentato alle istituzioni una serie di richieste affinché siano di sostegno alle imprese con strumenti utili e tangibili”.

Tra le richieste figurano la dichiarazione dello stato di calamità, che apre a cascata una serie di opportunità e agevolazioni, e l’estensione al resto del Paese dei provvedimenti presi a sostegno delle sole imprese ubicate nelle “zone rosse”; l’aumento della dotazione del Fondo Regionale di Garanzia; la moratoria sui mutui bancari e l’attivazione del fondo centrale di garanzia; la sospensione del pagamento di bollette luce e gas, tasse e tributi locali, da Cosap a Imu, Tari e Tosap, cosa che la legge permette di fare alle amministrazioni comunali fino addirittura a 144 mesi. Poi anche la sospensione del pagamento di Irpef, Inps, Inail e, soprattutto, l’estensione degli strumenti del fondo di integrazione salariale e della cassa in deroga anche per i dipendenti delle micro e piccole imprese. Ma ci sono richieste anche per il sostegno al reddito di lavoratori autonomi e professionisti. Poi, Confcommercio chiede la velocizzazione dei rimborsi dei crediti fiscali e un’accelerazione nei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni; agevolazioni per le locazioni commerciali, moratoria della burocrazia, detrazioni e incentivi per chi adotta forme di “smart working”. Infine, una campagna di comunicazione per il ripristino di una corretta immagine del nostro Paese, affinché l’Italia non scompaia dal radar del mercato turistico mondiale.

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