Reggello, il salumificio GranTerre sposta la produzione: protestano Cgil e Cisl: “Rischi occupazionali”

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Il testo del verbale approvato alla fine dell’ultima assemblea dei lavoratori GranTerre di Reggello; l’azienda ha infatti deciso di spostare la produzione in altri stabilimenti del gruppo:

“Dopo un ulteriore incontro con l’azienda l’8 marzo scorso, nel quale sono stati chiesti ulteriori chiarimenti in merito al piano di investimenti, rimaniamo insoddisfatti in quanto si parla nello specifico esclusivamente dell’anno 2023.

A fronte della volontà aziendale di trasferire la produzione di mortadella in altri stabilimenti del gruppo Gran Terre, in Emilia Romagna indicativamente entro l’ultimo trimestre 2023 (una produzione storica per lo stabilimento), non abbiamo avuto risposte soddisfacenti in merito agli anni 2024 e 2025, anni nei quali non ci sarà più la produzione di mortadella, causando a nostro avviso il ridimensionamento del sito produttivo di Reggello (Fi). Tenendo presente che gli investimenti, a quanto comunicato durante l’incontro, si fanno in base ai volumi lavorati, sostanzialmente dopo l’uscita della mortadella ci aspettiamo anche una riduzione anche di questi. Ad oggi non esiste un nuovo contratto di affitto firmato. L’unica risposta aziendale è solamente quella legata ‘alla speranza dell’aumento delle vendite delle produzioni dei prodotti tipici toscani’ che attualmente si stanno producendo nello stabilimento. Attualmente l’azienda ha un contratto di affitto con scadenza il 31/12/2025, occupa circa 205 lavoratori tra diretti ed indiretti; il reparto mortadella impiega circa 30 lavoratori. Riteniamo che quanto dichiarato dall’azienda nel verbale di incontro del 14/02/2023 non sia sufficiente, in quanto si parla esclusivamente dell’anno in corso anno nel quale la produzione di mortadella è prevista per la maggior parte dell’anno. Tenendo conto che la zona di Reggello è una zona che presenta molte difficoltà in merito alla presenza di attività produttive, i sindacati e la RSU con le maestranze sono molto preoccupati per la tenuta occupazionale di tutti i lavoratori del sito produttivo di Reggello, visto quel poco che viene prospettato per gli anni 2024 e 2025.

A fronte di quanto sopra, FLAI CGIL, FAI CISL, la RSU insieme ai lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento del gruppo Gran Terre di Reggello, riuniti in assemblea il 15/03/2023, al fine di avere un più dettagliato piano industriale del gruppo Gran Terre, finalizzato a garantire l’occupazione e di continuità del sito produttivo, proclamano lo stato di agitazione con blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive, con l’ aggiunta di un pacchetto di 16 ore di sciopero che la RSU insieme ai sindacati potranno utilizzare per eventuali forme di lotta a supporto di quanto chiesto dai lavoratori”.

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