Mugello, il punto sui lavori di bonifica per la prevenzione idrogeologica: i dettagli

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Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e Unione Montana dei Comuni del Mugello confermano il consueto impegno per la manutenzione e la cura dei fiumi anche per il 2023: sono 1200 km i corsi d’acqua presidiati e manutenuti ogni anno con l’attività in amministrazione diretta degli uffici e del personale della bonifica ma anche grazie alla collaborazione di tanti imprenditori forestali, agricoli ed edili del territorio a cui vanno 900, 120 e 190 mila euro l’anno di affidamenti.
La conferma arriva dall’approvazione del Piano Attività di Bonifica (PAB) 2023 da parte della Regione Toscana, strumento grazie al quale si conferma l’importanza della prevenzione e tutela del territorio in tempi di fenomeni atmosferici ormai sempre più estremi e localizzati nel tempo e nello spazio.

 

“Anche in Mugello si realizza il virtuoso modello toscano della difesa del suolo – ha commentato il Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Marco Bottino – che nelle zone collinari e montane si realizza in collaborazione tra il Consorzio e i locali uffici dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello. Qui la manutenzione si fa particolarmente orientata alla cura delle fasce riparie fluviali, con esecuzione di diradamenti selettivi orientati alla sicurezza idraulica, ma rispettosi dell’ambiente perché orientati alle tecniche selvicolturali di ringiovanimento e riqualificazione delle alberature presenti.”

 

L’attività di manutenzione svolta dall’Ufficio Bonifica dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello è infatti programmata nel rispetto delle Direttive regionali per la manutenzione dei corsi d’acqua e per la protezione e conservazione dell’ecosistema toscano, di cui all’Allegato A della Delibera di Giunta Regione Toscana n. 1315 del 28-10-2019. Tali direttive, oltre a fornire una serie di criteri tecnici per l’esecuzione degli interventi di manutenzione della vegetazione riparia, prevedono l’osservazione di un periodo di rispetto nel periodo tra marzo e giugno compresi durante il quale devono preferibilmente essere evitati tagli di vegetazione in alveo con finalità di preservare l’avifauna nidificante. Inoltre, vengono rispettate le tempistiche di intervento a salvaguardia della fauna ittica, evitando di eseguire lavori in alveo nel periodo maggio-giugno nelle acque classificate a ciprinidi ove insistano zone di frega e nel periodo dicembre-febbraio nelle acque a salmonidi, come previsto dalla Legge Regionale n. 7/2005. Nel caso di interventi che prevedano lavorazioni in alveo potenzialmente impattanti sulla fauna ittica, sulla base di una convenzione in essere tra il Consorzio di Bonifica e la FIPSAS prima dell’inizio dei lavori si procede all’attivazione dell’apposita procedura che prevede il recupero a mezzo elettrostorditore della fauna ittica e la traslocazione della stessa in area sicura. Infine, nelle aree a vocazione tartufigena gli interventi di manutenzione vengono eseguiti nel rispetto del particolare ecosistema, e comunque in accordo con le associazioni locali di tartufai in modo da coniugare l’esigenza di sicurezza idraulica alla salvaguardia di questo importante prodotto locale.

 

Annualmente si interviene con sfalci della vegetazione erbacea e arbustiva con ispezione dei tratti urbani e in prossimità delle opere e sistemazioni idrauliche sui torrenti Mulinaccia, Lora, Stura, Sorcella, Tavaiano, Anguidola, Cornocchio, Levisone, Bosso, Ensa, Pesciola, Muccione, Arsella, Botena, Corella, Carlone, Carza, Carzola, Faltona, Fistona, San Godenzo, Rincine, Moscia, Rufina, Uscioli, Argomenna e loro affluenti, mentre ciclicamente, ogni 2-5 anni o con periodizzazione maggiore, sui tratti più a monte si eseguono gli interventi di gestione delle alberature con i diradamenti selettivi. Su tutto il reticolo si interviene poi con riparazioni e sistemazioni derivanti da criticità localizzate imprevedibili per un valore previsto di oltre 175 mila euro.

 

Sul piano delle manutenzioni ordinarie di tipo “localizzato” si segnalano i lavori di consolidamento della sponda destra del Fiume Sieve in loc. Sagginale per 120 mila euro ed il risanamento di una briglia sul Torrente Arsella in loc. Molino Ritorsoli-Ponte Cellatico per 70 mila euro. Sono invece ancora in attesa di cofinanziamento regionale gli interventi di manutenzione straordinaria per l’adeguamento della sezione fluviale e consolidamento delle sponde del Fosso Rimorelli, nel tratto urbano di Borgo San Lorenzo lungo via Benedetto Croce, per circa 315 mila euro.

 

“Il nostro territorio ha bisogno di cura e attenzione, ed è proprio per la sua cura che come Unione dei Comuni, in proprio e per conto del Consorzio di Bonifica, abbiamo fatto lavori per circa 8 milioni e 100 mila euro in 5 anni – è il commento di Paolo Omoboni, Sindaco di Borgo San Lorenzo con delega alla Bonifica – Gli investimenti hanno portato alla regimazione delle acque, alla mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico, alla cura dei nostri fiumi e dei nostri torrenti che sono ricchezza e sopravvivenza per tutto il Mugello”.

 

Stefano Passiatore, Presidente dell’Unione ha chiosato: “Gli interventi che come Unione facciamo e curiamo di concerto e per il Consorzio di Bonifica significano circa 1milione e mezzo di interventi ogni anno. Finanziamenti che restano sul territorio perché i lavori vengono fatti da ditte locali e perché riguardano il mantenimento e la cura del nostro ambiente. Grazie quindi a chi opera in questi settori, alle ditte, al Consorzio di Bonifica e agli Uffici dell’Unione”.

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