Aggressione militanti destra al liceo Michelangiolo di Firenze, le reazioni della politica locale

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“Le analisi e l’approfondimento di quanto accaduto davanti al liceo Michelangiolo rende sempre più drammatica l’aggressione politica di stampo fascista subita dagli studenti del collettivo Sum a cui va la mia profonda solidarietà”. Il presidente Eugenio Giani dopo gli approfondimenti da parte della Digos torna sui drammatici fatti accaduti ieri mattina davanti al liceo fiorentino di via della Colonna, dove gli studenti sono stati picchiati da attivisti di estrema destra .

“Ciò che è accaduto è gravissimo- sottolinea il presidente Giani- . C’è uno stato di tensione che rivela che l’episodio non è isolato. La brutalità e la cattiveria evidenziate dalle immagini che circolano rende evidente la predeterminazione e le responsabilità agghiaccianti. Non possiamo permetterci di vedere mai più quelle immagini davanti ad una scuola toscana e, individuati i responsabili, non devono essere fatti sconti a nessuno. La Toscana- ha concluso il presidente- è terrà di civiltà, persone sono morte per affermare la libertà e la democrazia, quel genere di violenza che ci riporta a quanto accadde nel nostro paese non può essere in alcun modo tollerato”.

 

“Un’aggressione squadrista di questa gravità e davanti ad una scuola è un fatto intollerabile. Ho parlato il questore perché venga fatta chiarezza al più presto e vengano individuati i responsabili. Firenze e la scuola non meritano violenze del genere”, scrive su twitter il sindaco della Città Metropolitana e del Comune di Firenze, Dario Nardella.

Sono sei – si legge in una nota della Questura – i giovani identificati dalla Polizia di Stato che sarebbero coinvolti nell’aggressione ai due studenti del liceo Michelangiolo avvenuta a Firenze, in via della Colonna: si tratta di tre maggiorenni e tre minorenni, estranei alla scuola, appartenenti ad Azione Studentesca.

Secondo quanto ricostruito dalla Digos della Questura, le dinamiche dell’aggressione sono legate a un volantinaggio davanti alla scuola da parte dei giovani di Azione Studentesca, che avrebbe accesso una discussione con due studenti del liceo.
Riguardo alla responsabilità per i fatti successi, i sei giovani potrebbero rispondere del reato di manifestazione non preavvisata, previsto dall’art. 18 del Tulps, con riferimento all’attività di volantinaggio. Potrebbero rispondere anche del reato di lesioni personali, qualora vi siano i presupposti (come la presentazione della querela da parte delle vittime), oltre che di altri eventuali reati che l’Autorità Giudiziaria – alla quale saranno trasmetti gli atti – potrebbe ravvisare.

 

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