Marradi, interrogazione di Siamo Marradi sulla situazione relativa alla stele di Calesterna: il testo integrale

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Interrogazione del gruppo consiliare Siamo Marradi sulla situazione relativa alla stele di Calesterna; di seguito il testo presentato dalla formazione politica di opposizione in comune:

Premesso che:

nel centro di Marradi in Via Fabbrini al n.6, in prossimità del Ponte degli Archiroli, all’interno di una privata abitazione, disabitata murata nella parete di un vano scale ed imbiancata, si trova la stele detta di C.Calesterna, importante reperto archeologico di epoca romana;

della stele, come riferisce il Gori nel 1743, se ne erano perdute le tracce, ma nel 1892 la ritrovò l’avv. Fabbrini fra le pietre da lavatoio; la stele reca la seguente iscrizione: “VIV C.CALESTERNAE.C.F. PATRI TRABENNAE.L.F. TANNIAE MATRI SEX CALESTERNIAE. C.F. FRATRI C.CALESTERNA.C.F. FECIT.” (Ai vivi:a Caio Calesterna figlio di Caio padre a Trabennia Tannia figlia di Lucio madre, a Sesto Calesterna figlio di Caio fratello, Caia Calesterna figlia di Caio fece);

nel 1960 il soprintendente dott. Nicosia visionò la stele ma solo nel 1989 il sindaco Ridolfi avviò formalmente l’iter con le competenti autorità per restituire agli studiosi ed ai cittadini interessati l’importante reperto ed ottenne nel 1991 il Decreto del Ministero per i Beni culturali che dichiarava la stele di interesse particolare ed importante e come tale sottoposta a tutte le disposizioni di tutela contenute nella legge 1/06/1939 n.1089 e successive modificazioni sulla tutela delle cose di interesse artistico e storico in quanto unica attestazione conosciuta della famiglia Calesterna, gens di origini umbro-etrusche e perché si configura, grazie alle sue peculiarità toponomastiche e per i suoi riferimenti topografici, come documento di grande importanza nell’individuazione del tracciato della via antica ricalcante l’odierna via Faentina e nella definizione della omogeneità sociale ed economica dei due versanti appenninici già in età preromana;

da allora se si fa astrazione per una interrogazione del 2003 e del Convegno dell’aprile 2012, l’importante stele e finita fuori dalle doverose attenzioni dell’Amministrazione Comunale;

Interrogano il Sindaco

per conoscere se non ritenga importante, come gli interroganti ritengono, che il Comune riprenda subito ad esercitare l’azione di controllo, tutela e promozione del bene e soprattutto garantisca agli studiosi ai cittadini interessati ed ai turisti, con un programma concordato con la proprietà dell’immobile, anche con appositi opportuni indicatori segnaletici, la possibilità di visite, anche guidate, alla antica stele valutando nel contempo, con la proprietà, il suo trasferimento in uno spazio culturale ed espositivo pubblico.

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